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venerdì 6 gennaio 2012

Sherlock Holmes-Gioco di Ombre


Titolo: Sherlock Holmes-Gioco di Ombre
Regia: Guy Ritchie
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Sherlock Holmes deve sventare i complotti del perfido professor Moriarty che, mediante attentati dinamitardi, vuole anticipare lo scoppio della prima guerra mondiale.

Guy Ritchie dopo aver abbandonato, temporaneamente, i suoi film pulp che vedevano schiere di criminali e gangster senza scrupoli, sembra aver trovato la sua gallina dalle uova d’oro con una rilettura contemporanea ma efficace di un Holmes certamente non così lontano dagli scritti di Doyle.
Peccato che a differenza del primo, che era peraltro una novità, questo secondo capitolo ripiega un po’ troppo sulle perfomance macchiettistica dei due protagonisti e delle loro imprevedibili gesta.
L’estetica  sostituisce in parte i giochi e gli intrighi logici senza troppi enigmi e complicazioni premendo il tasto dell’azione, dell’esagerazione e del ritmo caratteristica congeniale al regista. In più rispetto al primo capitolo destituisce molte noie e reparti di sceneggiatura complessi lesinandole per puntare invece su una narrazione funzionale ma decisamente prevedibile. Ritchie credo per divertirsi un po’ di più ha chiamato i fratelli Mulroney per farsi assistere in questa avventura in fase di sceneggiatura e infatti lo script è più funzionale, senza essere troppo complesso. E’ così tra inseguimenti (ritorna l’uso del flashforward sincopati che tanto piacciono al regista memore di averne fatto già un uso abbondante nel primo capitolo) e scenografie intriganti e suggestive assistiamo a un’altra avventura dell’investigatore in cui tra una sorpresa e l’altra avremo modo di conoscere anche il fratello maggiore di Holmes.
Per gli amanti dell’action il film non lesina un certo piacere e risate a gogò, mentre farà strizzare un po’ il naso a chi forse si aspettava qualcosa di più come il sottoscritto che sperava che la saga di Holmes non diventasse solo un divertissement del regista e degli attori.