Titolo: Harry Potter e i doni della morte-Parte I
Regia: David Yates
Anno: 2010
Paese: Usa/Gran Bretagna
Giudizio: 2/5
Giudizio: 2/5
Harry Potter è in fuga, Hogwarts è ormai caduta nelle mani di Voldemort e così anche il Ministero della Magia. La morte di Silente ha lasciato un vuoto che è stato colmato dalle forze oscure e Harry si sente abbandonato. Così non è però e se ne accorgerà alla lettura del testamento, sia ad Harry, che a Ron che ad Hermione è stato infatti lasciato in eredità un oggetto a suo modo cruciale per la resistenza. Non è però ancora il momento delle grandi battaglie quanto quello della fuga alla ricerca degli horcrux, oggetti o esseri viventi contenenti frammenti dell'anima di Voldemort. Solo a metà del suo percorso però Harry si renderà conto che anche il signore oscuro è alla ricerca di un oggetto ugualmente cruciale che tuttavia non sono gli horcrux.
Per ora Yates è quello che ne ha girati di più.
Il perchè della sua riuscita. La risposta è semplice. Non ha fatto parte come molti di un esame per dare una diversa sfumatura alle gesta del mago del fantasy più famoso del millennio.
Infatti Yates non è che sia bravo ma almeno si è soffermato di più sulla sceneggiatura impegnandosi almeno un po più di altri a cercare di dare una verosimiglianza tra le parti del libro senza troppo mozzarlo della sua linfa e il giusto parallelo in termini di immagini suggestive e con significativi effetti speciali e una dispendiosa post-produzione.
La scelta poi di dividere i due capitoli e per smentire la voce di altri una evidente strategia economica. Nel primo capitolo di questi doni della morte sembra in più di una scena di vedere Twilight per la banalità dei rapporti tra i tre maghetti che purtroppo crescono solo in termini di guadagno. Ci si aspettava duelli e scontri ma come tutti i capitoli che hanno un sequel la parte migliore arriva sempre alla fine o almeno e quello che ci si aspetta.
