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lunedì 11 aprile 2016

Daredevil-Season 2

Titolo: Daredevil-Season 2
Regia: AA,VV
Anno: 2016
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 13
Giudizio: 3/5

L'avvocato Matt Murdock, non vedente sin da bambino, utilizza i suoi sensi amplificati per combattere il crimine per le strade di Hell's Kitchen, New York, nei panni di Daredevil.

Era ovvio che ci sarebbe stata una seconda stagione. Era ovvia come la rimozione della colpa cattolica che opprimeva da principio le imprese del diavolo di Hell's Kitchen portandolo ad essere un giustiziere in un continuum di sfide legate ai conflitti morali.
Daredevil scorre con un ottimo ritmo e un affiatamento incredibile tra gli attori e il trio dello studio legale. Si appresta a dare quel significativo contributo maggiore rispetto alla precedente per quanto concerne l'ingresso del personaggio di Frank Castle, il ritorno di Wilson Fisk e l'immancabile Stick.
Crea anche una bella storia dopo gli episodi legati solo a Castle, alla beniamina Elektra, con un bel background per crerare un cortocircuito fra la morale di Matt e le sue azioni. In più gli sceneggiatori si divertono ad inserire numerosi elementi che richiamano i The Defenders e Iron Fist.
In più a differenza del primo la storia d'amore non si sposta più tra Claire e Matt ma invece tra lui e Karen.
Con una lunga serie di storie e sotto storie, il protagonista arriva dopo sei mesi in cui sembra aver accettato il proprio alter ego, battendosi per degli ideali e dei principi non condivisi dai colleghi.
La prima impressione, contando che le scene d'azione non sono così maggiori rispetto alla serie precedente, riguarda ancora una volta il fatto che non è solo una serie sui supereroi ma quasi un lunghissimo film dove i generi, dall’action al legal, passando per il revenge movie, si mescolano tra di loro, creando un prodotto di altissimo livello di intrattenimento.
Questo probabilmente è il contributo maggiore legato al cambio di showrunner, non più Steven S. DeKnight ma bensì Doug Petrie e Marco Ramirez. Inoltre a parte i temi trattati, i personaggi e il resto, sono i valori che sembrano cambiati.
Il punitore ad esempio introduce un tema ben noto agli appassionati di fumetti, quello del Bene e del Male separati da una semplice brutta giornata. Frank lo dice in modo esplicito, a sottolineare quanta poca differenza ci sia fra un uomo a cui la mala uccide moglie e figlia e che decide di vendicarsi, e un uomo a cui la mala uccide il padre e decide di diventare un giustiziere: “sei a una giornata no dall’essere come me”.
Quindi di nuovo si insiste e si sottolinea un sacco il tema- valore del significato della parola eroe e soprattutto dopo il sacrificio che avviene nel climax finale della serie.
La solitudine di un uomo che deve scegliere fra l’essere un semplice avvocato con famiglia e affetti o un eroe notturno e solitario. Infine lascia Matt senza alcuna possibilità di fuga dal momento che il suo destino è ancora quello di avere due identità, sacrificando la propria sanità mentale in nome di un bene superiore, qualunque esso sia.
Gli unici elementi che secondo me non funzionano molto sono: la parte finale con la Mano e l'arma segreta, i ninja, e tutto quello che ne consegue, non ultimo l’inserimento di un tema soprannaturale che fino a quel momento era rimasto abbastanza estraneo alla serie.
Per non parlare della faccenda riguardo a Karen e il suo interessamento per la questione Castle arrivando perfino a nasconderlo dalla polizia e il suo lavoro al giornale troppo veloce e repentino. Infine la scalata al successo di Foggy.