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lunedì 2 gennaio 2012

Immortals


Titolo: Immortals
Regia: Tarsem Singh
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Vi si racconta la storia del sanguinario Re Iperione, che vuole mettere sotto scacco l’intera Grecia, risvegliare i Titani e conquistare il mondo.
Teseo, un semplice contadino e schiavo, protetto da Zeus si frapporrà tra Iperione e la sua sete di conquista.

IMMORTALS  assomiglia per molti aspetti a 300 di Snyder.
I punti in comune sono l’assoluta aderenza alla c.g(unica vera divinità da idolatrare per ottenere un successo pubblicitario d’azione e puro estetismo  auto-celebrativo secondo gli standard americani)e un impianto narrativo che solo a livello di bozza ricorda il soggetto del mito in questione.
Più che un viaggio dell’eroe, si assiste ad una parabola sofferta e a tratti imbarazzante che tanto in fin dei conti si sa che verrà risolta in post-produzione per rendere la pellicola eccessivamente colorata e con dei cambi di prospettiva che nei limiti della storia ne aumentano la carica di esplosività e di ritmo.
Gli attori servono la causa persa diventandone macchiette.
Se Singh che aveva diretto il pastrocchiato ma sicuramente più riuscito THE CELL e dice di essersi ispirato per la fotografia di quest’ultimo film ai quadri di Caravaggio allora si può rispondere positivamente aggiungendo che questa esplicita scelta di puntare tutto sul luce e ombra rafforza il lato puramente estetico dei personaggi sottolineando i muscoli e le forme della bella Freida Pinto.
Solo chiederei di evitare di usare una frase come quella di Socrate per iniziare la pellicola. Non credo che dall’Olimpo dove risieda sia felice di essere usato a sproposito per pellicole così dichiaratamente anti-elleniche.