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domenica 20 marzo 2011

Driller killer

Titolo: Driller killer
Regia: Abel Ferrara
Anno: 1979
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Al suo esordio, dopo la parentesi sconosciuta a tutti probabilmente anche al regista (LE NOVE VITE DI UNA PASSERA BAGNATA) Ferrara regista di conosciutissima fama sforna forse una delle sue opere migliori creata grazie alla sconosciuta casa di produzione Navaron composta da amici del regista.
Al tempo interessato dagli episodi di cronaca e dalle notizie che circolavano circa killer metropolitani il film è il primo della sua personale trilogia sulla violenza(gli altri due sono L’ANGELO DELLA VENDETTA e PAURA SU MANHATTAN).
Girato in sedici millimetri con un budget assolutamente risicato lascia libera mano a tutto l’estro del regista del Bronx.
Il protagonista Reno(interpretato da un Ferrara in stato di grazia che però si firma come Jimmy Laine)è un pittore contemporaneo di sconosciutissima fama che cerca di sbarcare il lunario con affitti sempre piu' pressanti e spese telefoniche da capogiro per colpa delle sue due coinquiline.Una è Carol  la sua ragazza, l'altra è una semi-sbandata che cerca di farsi il cantante del gruppo che affitta la casa sotto di loro.
Reno sta finendo un'opera, che dovrebbe conferirgli successo e soldi anche se la cifra che dovrebbe ricavare è stata già dilapidata, invece si lascia guidare dal suo istinto e crea un'opera strana, un bisonte inquietante che non convince il suo agente.
L'opera che Reno dipinge è come se prendesse delle sembianze che lo rendono sempre piu' paranoico e che lo fanno diventare un killer che uccide a sangue freddo per le strade di New York con un trapano elettrico e qui si potrebbe iniziare un esploit splatter sulla messa in scena degli omicidi.
Le scene in cui Reno uccide sono fantastiche e originali. Reno sembra completamente fuori di se eppure rimane intatta una strana forma di lucidità che gli permette di scegliere comunque vittime emarginate dalla società quali barboni o matti.
Il film inizia con il messaggio "Questo film va ascoltato ad un volume molto alto" ed è così, fare la prova per vedere l'atmosfera fastidiosa che si percepisce grazie alle improbabili musiche degli Extreme Noise Terror
La fotografia è uno degli elementi che distingue il regista già in questo film come nei suoi successivi e qui l'impiego è veramente forte per mostrare le scene di sangue o altro il tutto reso con gelatine rosse che rendono ancora più calde alcune atmosfere soprattutto negli interni