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giovedì 22 ottobre 2015

Asmodexia

Titolo: Asmodexia
Regia: Marc Carrete
Anno: 2014
Paese: Spagna
Giudizio: 3/5

Cinque giorni della vita di un vecchio esorcista e della sua giovane nipote, che lavorano senza sosta nell'area di Barcellona, il tutto narrato in un'atmosfera che fa presagire una catastrofe incombente...

Ci sono alcuni film che seppur non del tutto riusciti, riescono a possedere un qualche cosa di ipnotico e di forte ispirazione. Pur con alcuni limiti e alcune scelte abusate, gli esordi costituiscono dei veri trampolini da cui gli artisti decidono l'altezza da cui buttarsi, cercando di dare il massimo con pochi soldi (500 mila euro) ma con tanta inventiva. Spesso e volentieri però è proprio l'arma a doppio taglio che sancisce il rischio di esagerarne le dosi, come in questo caso, una certa ingenuità di fondo che appare troppo pretenziosa e forzata ma che al contempo non cade mai nel patetico o nel gratuito).
Asmodexia che nella tradizione esoterica, Asmodeo, nella demonologia, è il nome di un potente demone ebraico, poteva chiamarsi anche "The Hunters Exorcism".
E' un horror di genere spagnolo (ormai un paese garanzia di conferme), in parte road movie, inflazionato da troppi flashback che seppur alcuni necessari, smorzano troppo la narrazione e in parte un c.g non sempre in linea con gli intenti della scena e limitata dallo scarso budget e un lavoro di post-produzione non sempre in grado di dare il massimo.
Il sapore fortemente gotico-rurale e quello dell'ambientazione cittadina, nella quale spicca una particolare attenzione alle periferie degradate (intese come metafora di una società culturalmente decaduta e in cerca di un'identità impossibile da ritrovare) sono solo alcuni degli elementi di forza su cui Carretè affonda la sua analisi ed in particolar modo una svolta apocalittica.
Ci sono tuttavia molti elementi da segnalare come la prima scena dell'esorcismo davvero inquietante e ben fatta, l'ottimo casting perfettamente funzionale, e una spinta a cercare di unire alcuni sotto-generi per portare a casa un'opera imperfetta ma apprezzabile e gustosa.
Un film che nonostante tutto sa essere originale nello stile narrativo e nelle scelte usate, che trova in particolar modo nel budget e nei flashback i punti deboli, ma ripeto una frase già detta "fossero tutte così le opere prime, sarebbe una vera manna dal cielo".