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sabato 12 marzo 2011

9

Titolo: 9
Regia: Shane Acker
Anno: 2009
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

9 si svolge in un futuro lontano (caratterizzato però in modo molto suggestivo da una tecnologia che ricorda l'industria bellica anni 40) in cui nessuna forma di vita esiste più sulla terra in seguito alla battaglia apocalittica tra macchine ed esseri umani. Una bambola di pezza si risveglia in un laboratorio e subito scopre che esistono suoi simili che vivono nascosti poco lontano. Le bambole hanno diversi caratteri e i loro nomi sono i numeri che hanno segnati sulla loro schiena.

Prodotto tra gli altri da Tim Burton, 9 è il film che non ti aspetti, 80 minuti sapientemente narrati per una storia fantapocalittica curiosa ed elaborata in maniera quasi impeccabile.
Destinato a giungerci con un ritardo spropositato(non c'è di che stupirsi) 9 potrebbe quasi annoiare arrivati ad un punto topico della storia. Sembra di avere un motore della storia e un ritmo di qualche decennio passato con macchine quasi cyper-punk che dopo aver annientato gli umani vogliono il pieno controllo ma dovranno vedersela con gli esseri pensanti di stoffa usciti dal laboratorio.
Prendere come modello creature di pezza grosse quanto un piede basta già soltanto per far capire la povertà e la sobrietà da cui deve rigenerarsi la vita sul pianeta.
Lo stile d'animazione ricorda quasi alcuni lavori della Pixar o della Dreamworks anche se il tentativo di far muovere le "marionette" con una tecnica che vorrebbe rifarsi alla stop-motion esercita comunque il suo fascino. La fotografia è ben curata e sottolinea con una scelta di colore i differenti passaggi fondamentali. Le musiche non potevano non essere di Danny Elfman e infatti rimane quella sensazione di una miscela che anche proprio per merito di alcuni brani accende l'atmosfera di pathos e totale e a volte quasi spiazzante e rara malinconia.
Acker sonda i silenzi, gli spazi vuoti, la miseria e la devastazione di un pianeta tetro e ostile.
Profezia,viaggio dell'eroe, non mancano gli elementi basilari per far amare questa favola inusuale che vanta uno dei finali più commoventi e alcuni passaggi indimenticabili.
Tratto tra l'altro da uno stesso corto di Acker che vi consiglio di vedere. Tra le altre cose vedendolo in originale(ci sono i sottotitoli)si possono ascoltare le voci trainanti che danno ancora più enfasi come quelle di Elijan Wood,Cristopher Plummer,Jennifer Connelly,etc.