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venerdì 8 febbraio 2019

Polar


Titolo: Polar
Regia: Jonas Åkerlund
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Duncan, noto nell'ambiente dei sicari come l'infallibile Black Kaiser, è prossimo alla pensione, che vorrebbe godersi in una zona remota e innevata, lontano da tutto e da tutti. Accetta un ultimo incarico, congegnato come una trappola, ma sopravvive senza problemi e nel mentre conosce una giovane con cui inizia un'amicizia. Blut, a capo dell'organizzazione di sicari per cui Duncan ha lavorato per decenni, vuole eliminare gli agenti che come lui sono prossimi al ritiro e non hanno eredi, quindi assegna a una letale squadra il compito di farlo fuori. Ma il Black Kaiser non è affatto un bersaglio facile e lo guerra tra lui e Blut vivrà una continua escalation...

Ci sono film che vanno valorizzati per quello che sono. Prendere sul serio un film come Polar non ha molto senso dal momento che dalla locandina, dal primo frame, tutto è indirizzato verso il puro intrattenimento sdoganato a profusione.
Polar infatti è puro intrattenimento con protagonista il marmoreo Mads Mikkelesen.
Basato su un fumetto diventato poi graphic novel, Polar è un'opera abbastanza folle e affascinante che richiama tutti gli stereotipi e i luoghi comuni dell'action americano dichiarando il proprio amore per l'universo tamarro del cinema e della letteratura pulp, qui virati su una violenza colorata e sgargiante, piena di effetti kitch e tantissimo sangue.
Saturato dall'inizio alla fine con un bel gioco di colori e dei costumi bizzarri, poteva concedersi almeno qualche miglioria per quanto concerne la caratterizzazione dei personaggi.
Polar è così dichiaratamente di genere che fa in modo che l'ironia e l'auto ironia funzionino convivendo nel migliore dei modi, mettendo insieme dinamiche da killer professionista con tecniche più all'avanguardia e ai limiti del non sense, come ad esempio la scena in cui comanda digitalmente dei mitragliatori o dove a petto nudo in piena tundra si mette a fare il cecchino contro i nemici.