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martedì 25 settembre 2018

Compliance


Titolo: Compliance
Regia: Craig Zobel
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Su Wikipedia, è diventato noto come lo "Strip search prank call scam". Per una decina d'anni, negli Stati Uniti un uomo ha chiamato ristoranti e tavole calde fingendosi un poliziotto e sostenendo che un'impiegata avesse rubato dei soldi o nascondesse delle droghe. Così, degli ignari (e un po' ingenui) dipendenti si ritrovavano a effettuare delle perquisizioni corporali su delle vittime innocenti. Ispirandosi a questi fatti reali, Compliance racconta questa storia inquietante.

Compliance è davvero una piccola sorpresina indie che dalla sua ha un impianto di scrittura intrigante e decisamente stimolante, capace di tenere lo spettatore incollato allo schermo per decifrare tutta una serie di dialoghi che riescono a intrattenere creando una storia che ha dell'inverosimile contando che rimaniamo dall'inizio alla fine del film in un fast food.
Un film capace di montare l'ansia poco a poco immergendoci in questo psico dramma da camera dove fino all'arrivo del tono autoritario dell'agente passiamo velocemente a diventare anche noi ignare vittime costrette a subire violenze psicologiche e sevizie fisiche che sfocieranno in un vero e proprio abuso sessuale.
Il discorso di Zobel e parte degli intenti del film sono da riassumersi nella metafora politica ed economica che rimane alla base del film ed è forse l'elemento più inquietante ovvero
la cieca obbedienza dell'individuo comune ad una società eteronomica nel contesto realistico di un ambiente lavorativo dove precarietà, ricatto sociale contribuiscono a condizionare il criterio di giudizio e le scelte morali di individui asserviti ad un misterioso senso di obbedienza.
E allora tutti gli interrogatori diventano esempi mondani di come la società capitalista si prende o si arroga il diritto di trattare tutti come merce o come piccoli automi obbedienti e in fondo strumenti per il benessere della collettività. Un dramma forte ed esplosivo che sottolinea come spesso la realtà, appunto in questo caso, supera la fantasia o idee strampalate ed inverosimili.