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lunedì 2 marzo 2015

Undertow

Titolo: Undertow
Regia: David Gordon Green
Anno: 2004
Paese:  Usa
Giudizio: 3/5

La famiglia Munns  - composta da John, il padre, e i due figli Chris e Tim - si trasferisce a vivere in mezzo ai boschi della Georgia.  L'arrivo però del fratello di John, lo zio Deel, è destinato a stravolgere la loro isolata esistenza e la tragedia che ne seguirà costringerà i due figli a affrontare molte avversità, attraverso le quali il percorso di Chris verso la maturità subirà un'accelerazione forzata.  

Green al suo esordio se ne esce con un drammone senza troppi intoppi e con un ritmo davvero intenso. Un film che oltre all’azione punta sui sentimenti, sui continui scontri tra genitori/figli, senza lesinare sui dialoghi e mostrando la realtà cruda e la natura incontaminata dei boschi della Georgia.                               
Non lasciare che il cane ti morda due volte e soprattutto non credere di poter abbandonare le radici e i debiti con la tua famiglia.
Potrebbero essere queste due frasi  le log-line con cui il film attira il suo vasto pubblico.
Un’opera di formazione, un viaggio dell’eroe mai così banale, affidato a Jamie Bell che senza troppi sforzi riesce nel compito di risultare convincente e mai banale. 
Un film che strizza l’occhio al capolavoro di Laughton del’55, LA MORTE CORRE SUL FIUME, prendendo il soggetto è spostandolo nella post-contemporaneità, isolata e spoglia in una natura che domina i suoi personaggi.

Il bello della regia di Green, classe ’75, è che in tutti i film è sempre imperfetta ma ricca di elementi interessanti. Un autore che nonostante tutto va tenuto sott’occhio per il talento che ha solo bisogno di essere levigato ma che dal punto di vista delle idee certo non manca.