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mercoledì 10 luglio 2019

Destroyer


Titolo: Destroyer
Regia: Karyn Kusama
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Erin Bell è un'agente dell'FBI di Los Angeles disillusa e stanca del proprio lavoro. Il ritrovamento di un cadavere la riporta agli eventi di diversi anni prima, quando con il collega Chris si era infiltrata in una gang di rapinatori guidata dal pericoloso Silas. Un colpo a una banca andato male e l'uccisione del suo partner, con il quale nel frattempo aveva avviato una relazione, avevano messo fine all'operazione e distrutto la sua carriera. Il ritorno di Silas in città è per Erin l'occasione di regolare i conti con il passato e mettere ordine nella sua vita, a cominciare dal rapporto conflittuale con la figlia adolescente.

Nicole Kidman è una sorta di macchina da guerra.
Recita sempre e ovunque in centinaia di film con i look più disparati e pazzeschi.
Destroyer sembra l'altro lato della medaglia di MONSTER del 2003 con la Theron. Entrambe bellissime sottoposte ad uno stravolgimento fisico e psicologico per arrivare ad essere dei mostri di bravura.
Destroyer è un poliziesco molto interessante e con una storia tutt'altro che semplice. Complice alla regia un nome che ormai per gli appassionati di cinema è sinonimo di garanzia, un cast perfetto ma soprattutto uno stile e una indagine tutt'altro che canonica dove Erin, spossata e appassita dalla stanchezza e dalla depressione, si muove come un fantasma essendo l'ombra di se stessa ma allo stesso tempo è letale e non sembra arrendersi mai di fronte a nessun ostacolo con il compito di dare una svolta alla spirale di violenza scatenata.
Diviso tra passato e presente con dei flash back che riescono a rendere ancora più interessante il ritmo e la narrazione, Destroyer è un duro colpo allo stomaco, senza sensazionalismi, happy ending, ma un film sporco e cattivo che fin dall'inizio colpisce per come tratteggia la sua protagonista, quasi come un'indagine di un film di Zahler dove si sa che finirà male se non malissimo per tutti.
Kusama affidandosi a una Kidman semplicemente straordinaria, infarcisce la sua storia di dettagli emotivi, di sensi di colpa e redenzione, creando qualcosa che va oltre il classico concetto di poliziesco e scontrandosi al suo interno con una pluralità di questioni e argomenti incredibili per come riescano ad essere narati singolarmente in maniera approfondita e originale.