Slater King, un magnate colpevole di un comportamento deplorevole e di un abuso di potere del quale si è scusato pubblicamente si dimette da CEO e fonda un ente di beneficenza che porta il suo nome. Slater ha affrontato un percorso di terapia psicologica atto a rimuovere i traumi del proprio passato e ha comperato un'isola dove trascorrere il suo tempo libero. Ad un incontro della Fondazione King incontra Frida, una donna che lo idolatra, e la invita a fare una vacanza sulla sua isola insieme all'amica Jess: entrambe si uniranno al gruppetto di ospiti vip che ha come unico scopo quello di divertirsi in quell'oasi di bellezza e privilegio. Ma non è tutto oro quello che luccica, e Frida e Jess si renderanno conto che quel luogo incantevole nasconde terribili segreti e ingenera un'inspiegabile inquietudine.
Blink Twice è un duro attacco al patriarcato, alla misoginia, al controllo dell'uomo sulla donna e una metafora interessante sullo schiavismo sessuale e non. E' un film di genere che si muove fra horror e revenge femminista, con tanto splatter e una buona percentuale di humour diventando interessante sotto molti aspetti ma senza riuscire a convincere del tutto, come se la componente mistery e del giallo, oppure la non propriamente indagine delle due protagoniste, risulti avvincente solo a tratti. Un mistery horror provocatorio e forse troppo ambizioso dove la regista si scontra con un film dichiaratamente politico pieno di allusioni e di elementi interessanti, confezionato ad hoc e in grado di regalare molto spettacolo ma allo stesso tempo fa un passo indietro nel come sciorina la suspance, come non sempre l'atmosfera riesca in fondo a regalare paura e mistero.
Un film senza dubbio difficile che la nostra nonostante tutto ha saputo portare a casa infarcendo nell'ultimo atto una piccola orgia di sangue