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domenica 19 aprile 2015

Breathe Inn

Titolo: Breathe Inn
Regia: Drake Doremus
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un felice famiglia ospita una giovane e bella studentessa. Inizialmente nulla sembra variare la routine.
Ma pian piano la presenza della ragazza inizia a minare la stabilità e le sicurezze del marito che si ripercuoteranno sulla famiglia stessa.

Senza stare ad osannare Guy Pearce e la rivelazione Felicity Jones (per ora bella più che brava), Breathe Inn colpisce più per la vicinanza e l’empatia che si crea con i protagonisti che non nell’insieme della storia (uno stereotipo decisamente abusato).
Più che amore impossibile viene da pensare a un respiro interno, come quello con cui Sophie incontra per la prima volta la sensibilità di Keith nell’incidente scatenante rivelandosi anche la scena più erotica del film.
I lineamenti e la dolcezza di Sophie, la fanno a tutti gli effetti diventare quella Lolita dal fascino irrinunciabile, e la sua eleganza e il suo talento al pianoforte fanno il resto. 
 Lo sguardo di Doremus cerca sempre la soluzione meno scontata e sonda i personaggi in modo semplice e funzionale.

Senza rifugiarsi nel sensazionalismo forzato, non esagera mai con i toni, raggiungendo un equilibrio su tutte le parti che solo in pochissimi casi danneggia l’atmosfera del film, con delle soluzioni e delle scelte nel campo della sceneggiatura abbastanza scontate. 
Per essere un giovane cineasta il talento e la mano ci sono, così come la capacità di destreggiarsi all’interno della produzione, volendo a tutti i costi comunicare una sua scelta di sentimenti da cui partire. Breathe Inn non è mai ingenuo, non cede mai al happy end, ma soprattutto nel climax, lascia un finale leggermente aperto che lascerà sicuramente pensare.