Sette primi ministri si incontrano in Germania per il G7. Sono chiamati a stilare insieme un testo importante per affrontare una crisi mondiale, ma finiranno coinvolti in una serie di vicende misteriose e impreviste che complicheranno in modo inesorabile l'andamento delle cose, fino a stravolgerle del tutto.
Rumours è una dark comedy con un'idea ambiziosa e brillante che poteva regalare originalità e spunti di una satira politica avvincente mentre invece sembra perdere colpi con il passare della narrazione. Perchè c'è mistero, segreti tra capi di stato con tanto di flirt e amori nascosti, amicizie e alleanze come tra il presidente americano e quello italiano, elementi grotteschi che in parte sfociano nel fantasy e nell'horror soprattutto verso il terzo atto. La crisi mondiale diventa così la crisi dei sette leader che da una cena al gazebo in riva al mare sentendo dei rumori e poi il silenzio assoluto cominciano a trovarsi resti di popolazioni antiche, cervelli giganti, sparizioni. Sembra Bertrand Mandico che incontra Agatha Christie con tanto di scontro finale e l'arrivo di una sorta di legione straniera di esseri che mineranno le certezze dei capi di stato