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venerdì 23 settembre 2016

Howl



Titolo: Howl
Regia: Paul Hyett
Anno: 2015
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5

Joe ha alle spalle una lunga giornata di lavoro e si sta preparando per andare a casa, quando il suo nuovo e arrogante capo lo obbliga a fare un altro turno sull'ultimo treno della notte in partenza da Londra. Un treno abitato dal peggio dell’umanità: ubriaconi, frequentatori di locali notturni e impiegati stacanovisti che non vedono l'ora di arrivare a casa. Come se non bastasse, c'è anche una tempesta che sta causando problemi alle linee ferroviarie. Tutto come al solito, quindi, finché il treno non si blocca all'improvviso e resta al buio nel mezzo della foresta di Thornton: sembra aver urtato qualcosa. Ma poi l'autista del treno, che è uscito a controllare la situazione, scompare.

Licantropi mostruosi che ricordano vagamente Dog Soldiers per il curatore degli effetti speciali e delle creature dei film di Marshall.
Howl è quasi tutto girato in un'unica location, il treno, l'assedio è il fulcro della vicenda, ci sono un manipolo di attori, poca ironia, tanta suspance e sangue e violenza al punto giusto.
Gli ingredienti quindi ci sono tutti. Howl non è certo un capolavoro ma per come imbastisce alcuni elementi, di sicuro non annoia e trova in alcune scene splatter dei notevoli punti di forza.
Hyett è il regista di Seasoning House, cambia completamente registro e passa all'horror cercando di omaggiare o ridare linfa ad un sottogenere, quello della licantropia, ormai inflazionato.
Il regista cerca di puntare molto sulla caratterizzazione dei personaggi, anche se a mio avviso appaiono tutti ben delineati ma anche stereotipati come non mai, dal controllore, allo stronzo che si fiuta dalla lunga distanza, la ragazzina che si fa i fatti suoi, la coppia di vecchi e infine il classico nerd che al momento giusto dimostrerà di essere un duro.
"Non volevo fare un film con quegli enormi e pelosi lupi mannari: mi piacciono i lupi mannari de L'ululato e Un lupo mannaro americano a Londra, ma sono già stati portati sullo schermo, e brillantemente, dai loro autori"
Se proviamo per un attimo a dimenticare gli ultimi minuti davvero scontatissimi, il film viaggia, poi accelera e infine deraglia pesantemente dai binari.