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martedì 21 maggio 2013

Kakurenbo

Titolo: Kakurenbo
Regia: Shuhei Morita
Anno: 2005
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5

L’Otokoyosama no Oyugi è una pericolosa variante del Kakurenbo (nascondino). La sua peculiarità è il luogo in cui esso si svolge: una città buia e spettrale, accessibile ai soli bambini. Lungo le vie secondarie, le luci di alcune insegne riportano le sillabe che compongono il nome del gioco e, se seguite nell’ordine corretto (o-to-ko-yo), conducono al piazzale dell’Otokoyo. Solo quando sette bambini mascherati da volpe raggiungono la piazza, l’Otokoyo può avere inizio. Si dice, però, che la città sia infestata da creature demoniache.

Ma che piccolo gioiellino che è questo corto giapponese. Un piccolo capolavoro di 25’minuti che approfondiscono il tema del nostro bel gioco del nascondino rendendolo ovviamente molto più folkloristico e culturalmente imponente con la sua tradizione nipponica di base.
L’ottima grafica e messa a punto degli Oni vale da sola la visione del corto. Solo per alcuni aspetti mi hanno ricordato le maschere di TMNT dei nemici che però era del 2007 quindi dopo l’uscita di questo corto.
Azzeccatissima anche la scelta di far indossare ai protagonisti le maschere di volpe, in questo modo è stata risparmiata la fatica di dover disegnare i visi delle persone (cosa non facile con questo stile di disegno), per di più questo aspetto contribuisce ad aumentare l'aura di mistero che circonda l'intera opera. L'animazione cel-shaded funziona benissimo e si sposa perfettamente con la colonna sonora davvero suggestiva che riesce a dare maggiore inquietudine alla pellicola.
Premiato al Tokyo Anime Fair e al Fantasia Film Festival di Montreal, l’opera (perché è un’opera a tutti gli effetti)di Shuhei dai toni freddi e cupi che tinteggiano l’inquietante metropoli orientale è una metafora, una favola e un bisogno anche di capire cosa si sta lentamente dimenticando…