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giovedì 24 marzo 2016

Deadpool

Titolo: Deadpool
Regia: Tim Miller
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Wade Wilson è un mercenario senza scrupoli per cui tutto ha un prezzo, finché scopre la sua anima gemella: una prostituta di nome Vanessa. Quando tutto sembra andare per il meglio, Wilson scopre di avere un cancro all'ultimo stadio. Per questo viene avvicinato da un sinistro personaggio che ha in serbo una proposta di cura insolita. Wilson accetta ma finisce per essere vittima di un esperimento genetico dagli esiti imprevedibili.

"Prodotto da una faccia da culo e diretto da un cazzone strapagato" questi sono i titoli di testa che aprono il palcoscenico del film e dei sequel che arriveranno.
Deadpool avrebbe impressionato di più se fosse stato stato un corto.
Bisogna ammettere che dalla seconda parte in poi il film è proprio inguardabile, telefonato, prevedibile e omologato a tutti gli altri film di supereroi diventando come qualcuno ha detto "patologicamente calcolato". E lo è fin dall'inizio, fin dalla manovra commerciale e furbetta di farlo apparire come un film alternativo in grado di cambiare la visione classica e piena di scrupoli dei classici supereroi.
Una cosa buona però c'è...ed è quella di tenere per quasi tutto il tempo Reynolds incappucciato, così almeno tra tutte le sventure lo spettatore non deve digerire pure la sua più totale incapacità.
Deadpool riesce ad essere tremendamente fastidioso pure nel suo esibizionismo.
Oltre che sfondare i crani, sfonda troppo la quarta parete che se alle volte ci può stare qui è davvero troppo come a ribadire l'immunodeficenza dello spettatore.
Sicuramente avrà un successo esorbitante, piacerà a tutti in particolare ai nerd e ai giovani che amano le volgarità, la tamarria e il rap tornato di moda per opera di alcuni loschi e improbabili protagonisti.
Deadpool poi fa passare uno strano e paradossale messaggio come se si fosse aperto un varco verso una fase più adulta, sessualmente esplicita e verbalmente scurrile dei comics.