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mercoledì 8 giugno 2011

Mutant Girl Squad

Titolo: Mutant Girl Squad
Regia: Noboru Iguchi, Yoshihiro Nishimura, Tak Sakaguchi
Anno: 2010
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

Rin é una studentessa, vittima di bullismo da parte di alcune sue compagne. Ogni volta che viene presa in giro, avverte uno strano dolore intorno alla sua mano. Il giorno del suo compleanno, suo padre le farà una rivelazione che le cambierà per sempre la sua vita.

Credo che uno dei primi ad aver scandagliato il genere e il sotto-universo del body-horror fosse proprio Tsukamoto nel ’89 in cui deformità fisiche e mutazioni genetiche e bioniche facevano capolino anche nel filone orientale. Da noi e ancora meglio in america il genere era stato già ampiamente usato soprattutto in campo sci-fi.
Lo stile è molto simile per certi versi con tutta la produzione Dnotomista in cui gli eccessi, la violenza, il gore, l’uso gratuito e grottesco dell’elemento splatter servono a  rendere ridicolo il contesto facendoti sbellicare dalle risate e sono le caratteristiche comuni sono privilegiati e saccheggiati dai registi che si cimentano su questo genere ibrido.
In questo caso i registi sono tre dividendosi proprio i tre capitoli del film ma riuscendo a trovare un buon filo comune senza spostarsi troppo dal lavoro del precedente collega.
Iguchi,Nishimura e Sakaguchi arrivano dalla stessa scuola e infatti al trio, anche se collaborava singolarmente, si riconducono film del calibro di VERSUS,TOKYO GORE POLICE,ROBOGEISHA, SHINOBI e THE MACHINE GIRL. Sakaguchi poi è proprio l’attore principale di VERSUS e colui che ha diretto credo proprio il suo episodio in questo film.
 Avendoli visti tutti posso sicuramente prediligere il secondo che riesce ad essere un concentrato di deliranza totale anche se il primo dalla sua aveva una bella scelta di idee e l’ultimo invece è una semplice commedia con alcune scelte estetiche interessanti.
In questo film l’uso del body-horror è senza dubbio di carattere umoristico come ad esempio il gruppo di ragazze e le loro “impareggiabili” mutazioni(ad una ad esempio esce una sega dal culo…)alluvioni di sangue con una bella scena girata tutta in piano sequenza e un cast molto valido in cui anche se fa una piccola parte bisogna almeno citare il monumentale Naoto Takenaka attore feticcio di Miike Takashi e icona di un certo cinema orientale.
La Sushi Typhoon dunque fa la sua comparsa col botto scommettendo subito su una pellicola delirante che fa parte di una determinata produzione e di una specifica contaminazione del genere con una produzione abbastanza modesta(ma comunque sempre colossale rispetto al nostro concetto di produzione indipendente) e con molti effetti artigianali ottimamente realizzati.
Un'altra buona prova per i nostri amanti del trash e del gore, che sebbene puntino su un cinema e un genere particolare sono riusciti a creare ancora un altro prodotto più che valido , un paese che malgrado alcuni eccessi che non condivido riesce spesso a collocarsi tra i paesi più liberali cinematograficamente parlando e con una buona dose di speranza per le classi più giovani a differenza dio altri paesi che guarderanno un film del genere con una lacrima dolente anche se un assurdo espidosio era uscito anche in Italia con il titolo MEDLEY-BRANDELLI DI SCUOLA forse l’unico vero cult indipendente trash italiano!