Titolo: Alien 3
Regia: David Fincher
Anno: 1992
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Il terzo capitolo della saga di Alien è
ambientato su Fiorino 161, pianeta lontanissimo della Terra dove ci
sono numerosi prigionieri che devono scontare una pena. Il
sottufficiale Ripley, giunge su Fiorino e dovrà ancora una volta
sconfiggere un alieno.
Sarà che per me Fincher è una
conferma a scatola chiusa. Alien 3 che non è piaciuto quasi a
nessuno, pubblico e critica, è un'opera molto
complessa,stratificata, che cerca subito un'anima sua cercando di
divincolarsi dai precedenti due capitoli.
E'lo fa nella maniera migliore
possibile, scegliendo un altro pianeta, un'oscura colonia penale dove
uno dei fattori più interessanti è legato all'elemento mistico dove
i detenuti si sono organizzati una congrega religiosa sulla creatura
che semina la morte. Paura e venerazione.
Ripley è l'unica donna, è sola contro
tutti, viene vista con diffidenza dagli altri abitanti del pianeta
eppure sembra aver maturato un animo ancora più cazzuto, le armi
quasi non esistono e prima del terzo atto finale dove vediamo tutta
l'azione che prima era stata sapientemente sfruttata in maniera
minimale, esplode e deflagra con il climax quando la protagonista
scopre di portare nel ventre l'embrione dell'alieno.
Tutti i capitoli della saga di Alien
sono importanti. I primi due sono cult. Il terzo ha cercato di fare
un lavoro completamente diverso, riuscendosi grazie ad un Fincher che
ha saputo imporsi con la produzione e il quarto, anche se il più
fracassone, ha moltissimo elementi e spunti interessanti, un cast
sempre di livello e poi non dimentichiamoci la regia di Jeunet.