Quando una bella studentessa del liceo scompare, la madre chiede all'ex marito Akikazu - un ex poliziotto alla deriva e un irresponsabile - di trovare la figlia. Si imbarca in una disperata ricerca, nella speranza di riunire la sua famiglia con ogni mezzo necessario. Ma, mentre la sua indagine procede, Akikazu inizia a scoprire l'oscurità che si cela dietro l'impeccabile facciata di sua figlia. Indizio dopo indizio, rivelazione dopo rivelazione, inizia una discesa nell'infernale mondo sotterraneo della vita segreta di Kanako...
Ogni volta è sempre interessante mostrare la discesa all'inferno. Ovunque avviene se messa in buone mani come in questo caso il risultato non può che essere appagante sotto tutti gli aspetti. Attori sontuosi, storia quanto mai drammatica ma capace di affrontare una molteplicità di tematiche contemporanee in maniera disarmante con uno stile molto dinamico che sembra riprendere gli stilemi di Miike Takashi, Sion Sono e molti altri scegliendo uno stile e un ritmo frenetico accellerando i frame, tanta mdp a mano, squarci di luoghi e volti, gang criminali, massacri senza senso, violenze domestiche, stupri, cyber bullismo e molto altro ancora in ambientazioni cupissime e dando conferma che quando il Giappone vuole fare sul serio ci sono pochissimi rivali del cinema contemporaneo. World of Kanako non è un film semplice, ha tutta l'aria di essere un trip lisergico che come Akikazu sembra andato a male e sempre sul punto di poter commettere qualcosa di sgradito. Il protagonista è sempre Agitator, fuma, beve, mangia in maniera compulsiva, picchia e viene picchiato e suda costantemente in una Tokio che sembra davvero un piccolo inferno