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martedì 14 febbraio 2017

Fuga da Reuma Park

Titolo: Fuga da Reuma Park
Regia: AA,VV
Anno: 2016
Paese: Italia
Giudizio: 1/5

Siamo alla vigilia di Natale a trent'anni da oggi. Aldo, partendo dalla Sicilia, viene accompagnato al Reuma Park, un vecchio Luna Park trasformato in una specie di carcere di massima sicurezza per anziani. Qui incontra Giovanni la cui memoria è ondivaga ma a cui è rimasto l'interesse per una procace infermiera dell'Est Europa e Giacomo, costretto su una sedia a rotelle e arrabbiato con il mondo. Il trio si forma nuovamente e si propone come obiettivo una nuova impresa: fuggire da Reuma Park.

Quando vedi il trio di comici che per anni ti ha fatto morire dal ridere ormai giunto alle pezze senza nemmeno lo straccio di un'idea che possa almeno far sorridere significa la fine.
Aldo, Giovanni e Giacomo erano già arrivati al capolinea ma vedere uscire un film di Natale fatto di fretta e riciclando idee già sfruttare in passato è una grossa regressione che dal trio non mi sarei mai aspettato. Dietro le quinte compare tale Morgan Bertacca il regista del precedente IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO un'altra immonda schifezza che quasi non sono riuscito a vedere fino alla fine.
Cosa dire. Se gli sketch non funzionano tutta la struttura e il ritmo scemano di conseguenza. Dicevo che i contenuti sono quelli già sfruttati nei numeri a teatro sulla terza età.
Praticamente è andata così. A differenza degli ultimi spettacoli teatrali in cui grazie all'aiuto e al talento di Arturo Brachetti, i nostri performer hanno dimostrato di avere ancora qualche cartuccia da sparare, purtroppo al cinema la loro ironia non ha mantenuto la stessa forza e lo stesso impianto ottenuto invece sul palco.
Fuga da Reuma Park è il classico film di Natale per accontentare l'unico pubblico che ancora può ridere del terzetto ovvero proprio la terza età. Quindi è stato scritto, diretto e interpretato velocemente senza nessuna idea e allungando i ritmi e la noia per accontentare un target specifico e guadagnare con questa mossa più soldi possibili.
Commercialmente è la mossa più astuta che potevano fare.