Titolo: Der Bunker
Regia: Nikias Chryssos
Anno: 2015
Paese: Germania
Giudizio: 3/5
Un giovane studente alla ricerca di
quiete e solitudine si concentra su un lavoro importante ma finisce
per imbattersi in una strana famiglia e per far da insegnante al
piccolo Klaus, educato in casa dai genitori che vivono in una villa
bunker isolata.
Ci sono alcune premesse e situazioni
perlopiù bizzarre e degne di nota all'interno dell'opera prima del
regista tedesco. Ad esempio come mai uno studente dovrebbe scegliere
un bunker in mezzo alla neve in un posto desolato per trovare
concentrazione. Tutto il film è pervaso da una connotazione
grottesca, uno humor nero efficace in una famiglia disfunzionale.
Un film che procede lentamente,
conosciamo dallo sguardo del protagonista le varie situazioni e le
regole rigide che intercorrono in questa forzata convivenza. Non ci
vuole molto a far scattare la scintilla e minare così la psiche e
violentare il suo equilibrio psicologico.
Diventa un viaggio all'inferno dove a
parte un luciferino Klaus che nella sua apparente fanciullezza e un
lieve ritardo mentale gode nel provare piacere delle situazioni più
depravate, per arrivare poi a lei, alla madre, assoluta protagonista,
la quale tiene in scacco la famiglia obbedendo lei come gli altri a
questa grossa ferita parlante sulla gamba di nome Heinrich.
E'un film fuori dall'ordinario, folle,
malato, a tratti geniale e con alcune buone trovate che non cade mai
nell'essere un horror vero e proprio ma confermando di essere un
tesissimo film di genere riuscendo a rendere ogni scena oppressiva e
claustrofobica. Purtroppo l'unico problema è legato ad uno script
che dalla seconda metà in avanti sembra abbastanza chiaro dove
voglia andare a parare senza guizzi narrativi o colpi di scena.