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martedì 9 dicembre 2014

Vita tranquilla

Titolo: Vita tranquilla
Regia: Claudio Cuppellini
Anno: 2010
Paese: Italia/Germania/Francia
Giudizio: 3/5

Al centro della Germania vive Rosario, italiano cinquantenne che mischia il cinghiale con il granchio nella cucina del suo albergo. Con un bella moglie e un figlio gentile, vive felice ma ammazza gli alberi con i chiodi perché vuole ampliare il suo hotel. Quello che si sforza di uccidere è anche il suo passato di pluriomicida che un giorno gli fa visita sottoforma di Edoardo e Diego, due giovani di malavita, minacce per la sua "vita tranquilla".

E'difficile comprendere il cinema di Cuppellini.
Dopo due commedie classiche e tipiche del nostro cinema, LEZIONI DI CIOCCOLATO e 4-4-2, il regista veneto, punta su tutt'altro genere confezionando un solido e robusto noir e mettendosi all'opera nella serie più importante italiana di questi ultimi anni che è GOMORRA.
Una vita tranquilla è un altro film che tratta "l'argomento mafioso", è girato tecnicamente molto bene e trova in Servillo, ma anche nei co-protagonisti di Edoardo e Diego, una buon terreno su cui piantare i chiodi del film di genere.
E' così ancora una volta si parla del passato incancellabile e del dramma di genere con profondità emotiva che purtroppo non sempre convince perdendo corda e tensione in più parti.
L'eccessivo manierismo nonchè alcune scene piuttosto azzardate (la ragazza che immediatamente ci prova con Diego) purtroppo confinano il film in un esperimento dai caratteri e toni molto forti ma che in alcuni momenti sembrano essere uno spartiacque tra l'esagerazione più totale e un eccessiva sobrietà.
Dunque l'impossibilità di vivere una vita tranquilla e soprattutto la certezza che le colpe dei padri ricadono sui figli, sono il collante con cui il film fa centro, anche grazie ad alcuni dialoghi molto forti tra padre e figlio.