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mercoledì 21 dicembre 2016

Star Wars- Rogue One

Titolo: Star Wars- Rogue One
Regia: Gareth Edwards
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Jyn Erso è la figlia di Galen Erso, un ingegnere scientifico ribelle, costretto dall'Impero alla costruzione di un'arma di distruzione di massa nota come la Morte Nera. Jyn ha cercato per quindici anni di dimenticare il padre, dandolo per morto, finché un pilota disertore non le ha consegnato un messaggio urgente segreto, proveniente da Galen stesso. Insieme al capitano Cassian Andor e al suo droide imperiale riprogrammato dai ribelli, la ragazza parte allora alla ricerca del genitore e di uno spiraglio per fermare i piani apocalittici del malvagio imperatore.

Merchandising allo stato puro. Da anni non faccio che sostenere e ribadire questa tesi su diverse formule di marketing contemporaneo per ridare enfasi a cose già viste che non hanno bisogno di remake o di qualsiasi altra soluzione. In questo caso una saga che aveva sicuramente molto da dire tempo fa, ma che andava chiusa dopo i primi tre capitoli, gli unici finora degni di essere capostipiti della fantascienza con i soldi.
Ormai la Morte Nera è vecchia, Darth Vader lucidato a dovere che distrugge i difensori della resistenza a colpi di spada laser non si può vedere e possiamo a grandi linee sostenere che Rogue One è un fiasco clamoroso, un film che non andava fatto per infiniti motivi.
Un'opera che non ha senso e narra di un'avventura scontata e già vista che cerca inutilmente di unire alcuni tasselli dei vecchia capitoli di una saga sconnessa a livello temporale tra prequel, sequel e capitoli indipendenti che si alternano con un vuoto di fondo impressionante abile a cancellare tutti i ricordi e i collegamenti dello spettatore.
Un film davvero pessimo dove la frase peggiore non fa che ripeterla Donny Yen in una sorta di guardiano "jedi" cieco e atto a fare il guru di turno ("Sono tutt'uno con la forza. La forza è con me") quasi un mantra che cerca di dare nobili intenti, spiritualità e spessore al film con il risultato di renderlo ancor più patetico di quanto non abbiano fatto gli sceneggiatori (soprattutto contando che ovviamente per citare le arti marziali Chirrut non fa che eseguire coreografie armato di bastone contro i nemici armati di fucili laser...)
Il cast è pessimo, tutto giocato su una scelta multietnica come a dimostrare che la diversità è un valore importante, così tutti possono sentirsi uguali e felici, ma sappiamo tutti che non è così.
Lo "s"forzo quindi di far andar giù la faccia da ebete di Diego Luna, il fatto che il 2016 sia stato l'anno della donna protagonista (altro super elemento paraculo per mettere a tacere i "sessisti"), gli orientali già descritti (dimenticavo l'accompagnatore di Chirrut Imwe) gli afro con Whitaker in un ruolo ai limiti del trash e l'inglo-pakistano Riz Ahmed nel ruolo della spia che passa con i rivoluzionari.
La rivoluzione e i rivoluzionari non sono mai stati presi così in giro e coperti di ridicolo come in questo film, la summa delle buone intenzioni.
Un block-buster milionario che sfiora tutte le vette del ridicolo dai dialoghi melensi e patetici fino ai luoghi comuni che devastano il film come il raggio della morte nera che distrugge i pianeti.
Immaginavo che fosse brutto ma non orrendo. Brutto almeno come STAR WARS-IL RISVEGLIO DELLA FORZA e mi auguro, ma purtroppo non sarà così, che la finiscano di umiliare una saga che aveva nelle sue premesse iniziali e nella messa in scena livelli molto alti di cinema sci-fi commerciale.
Purtroppo Gareth Edwards che mi aveva stupito con il bellissimo MONSTER, un horror indi atipico e con diversi spunti originali, è stato inghiottito dalle major che ne hanno fatto un servo di Lucas.

Tutti i pezzi sono disponibili, come in una scatola di mattoncini di LEGO. Il problema è che la produzione non si è davvero preoccupata di costruirci qualcosa di interessante. Un paio di bambini di nove anni in un pomeriggio piovoso avrebbero escogitato una trama più affascinante, e probabilmente dei dialoghi migliori.