Titolo: Totem
Regia: Marcel Sarmiento
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Dopo la morte in circostanze sospette
della moglie, James sta faticosamente ricostruendo la sua vita
insieme alla nuova compagna Robin, che decide di accogliere a vivere
in casa sua insieme alle figlie Kellie e Abby. Con l’arrivo della
donna nell’abitazione, l’unità familiare comincia a essere messa
alla prova non soltanto dalla diffidenza di Kellie verso colei che
ritiene una sostituta non all’altezza della madre, ma anche
dall’insorgere di inquietanti fenomeni paranormali diretti verso la
piccola di casa Abby, che a sua volta sembra in contatto con una
sorta di entità spirituale.
Ormai senza guizzi di sceneggiatura e
un minimo di capacità di scrittura il risultato sembra ormai
scontato.
Il dramma familiare unito alla ghost
story sono solo alcuni dei temi più sfruttati dalla lobby del cinema
commerciale americano horror. Troppi prodotti con il risultato che i
clichè e gli stereotipi fanno da protagonisti a dispetto di
personaggi piatti e delle storie lacunose.
Ridicolo e scontato questo film di tal
Sarmiento che dovrebbe guardarsi tanti horror per capire come
dirigere e anche in questo caso come giocare meglio sui colpi di
scena, dosare la suspance, etc.
In realtà la domanda più grossa del
film credo che sia ancora motivo di mistero per la troupe e
soprattutto per Evan Dickson che oltre ad essere lo sceneggiatore e
anche uno degli attori. In più tutto il tema legato
all'accettazione da parte delle due protagoniste della compagna di
papà, anche se sembra proprio l'anima irrequieta della defunta
moglie a non accettare la nuova arrivata, poteva essere curato di più
con qualche caratterizzazione che non sembrasse così stereotipata.
L'idea che mi sono fatto visto questo
pasticcio legato alla scrittura è quello che Dickson voleva forse
omaggiare qualche tematica legata ai j-horror giapponesi visto che il
tema sembra ricordarli molto.
Il risultato però è davvero pessimo..