Titolo: Escape Plan 3
Regia: John Herzfeld
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
La figlia di un magnate di Hong Kong
viene rapita e Ray Breslin, incaricato di salvarla, riceve una
minaccia da Lester Clark jr., figlio del precedente socio in affari
di Ray, che gli promette vendetta. Ray riceve anche l'aiuto di due
esperti di sicurezza di Hong Kong, ossia Bao Yung che si sente in
colpa per non essere riuscito a salvare la donna, e il misterioso
Shen Lo, formidabile artista marziale che ha un interesse molto
personale verso la vittima del rapimento. Ray poco dopo è a sua
volta colpito negli affetti da Lester e così, insieme al sodale e
massiccio Trent DeRosa, è deciso più che mai a portare a termine la
missione.
Escape Plan 3 chiude una brutta
trilogia, inutile più che mai dal momento che copia e riprende
stilemi di altri brutti film che non possono nemmeno essere
considerati prison movie.
Arti marziali, cinesi fortissimi,
Bautista, Stallone in difficoltà e la prigione del diavolo, questa
volta nei paesi dell'est, vicino Tallin tra l'altro, una capitale
bellissima e piena di gente interessante.
Il villain è il figlio di un vecchio
cattivo che si vendica, c'è un cinese miliardario a cui hanno rapito
la figlia e la squadra come dicevo è composta da 4 elementi di cui
due cinesi che non fanno però una bella figura dal momento che sono
i mercenari a dover fare il figurone.
Escape Plan 3 poteva almeno regalare
qualche interessante scena d'azione, ma purtroppo sembra scritto da
un celebroleso che ha cercato di fare meno schifo del secondo
capitolo, ma di fatto rimane un prodotto inutile, stupido, vagamente
reazionario e con un corollario di scene che sembrano montate
malissimo senza continuità.
Herzfeld aveva dimostrato se non altro
di saperci fare come mestierante. Qui tra location fasulle,
scenografie da denuncia, combattimenti pacchiani, recitazione ai
minimi storici e una storia noiosa, sembra aver fatto peggio di
quanto ci si potesse aspettare. Fortuna che è finita!