Visualizzazione post con etichetta Mole Song. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Mole Song. Mostra tutti i post

martedì 15 novembre 2016

Mole Song

Titolo: Mole Song
Regia: Takashi Miike
Anno: 2013
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

Reiji è un poliziotto incapace, col chiodo fisso del sesso ma con un’incrollabile determinazione. I suoi superiori decidono così di utilizzarlo come agente sotto copertura da infiltrare nella yakuza. Reiji si troverà alle prese con due organizzazioni criminali dalle opposte filosofie e composte da personaggi singolari. Tra mille disavventure, il protagonista farà la differenza nella guerra tra le due gang.

Takashi Miike ha girato così tanti film che quasi nessun sito è riuscito finora ad elencare tutta la Mole dei suoi film. Dal canto mio credo di averne visti almeno una sessantina dopo importanti retrospettive con il regista presente in sala ed essendo diventato scemo sul web a cercare di essere sempre aggiornato sulle sue ultime fatiche.
Che siano film di formazione, yakuza movie, manga, romanzi, horror e quant'altro, il fuoriclasse giapponese insieme a Sion Sono siedono sull'olimpo nipponico del cinema di genere. Mole Song sono 130' minuti di puro intrattenimento in perfetto equilibrio tra commedia ed action. Una parodia demenziale che non vuole prendersi sul serio mischiando ironia e dramma e contaminando sotto generi e qualità tecniche che non sembrano mai venir meno.
Reiji è l'imbranato sfruttato dai suoi superiori per toglierlo di mezzo senza pensare nemmeno per un attimo che il ragazzo possa farcela. Un esercizio di stile che dato in mano a qualsiasi altro regista sarebbe molto probabilmente finito nel dimenticatoio mentre qui l'inarrestabile sequela di invenzioni visive reggono un impianto narrativo surreale e sopra le righe.

Di nuovo un film completamente anarchico che si prende tutte le libertà che vuole senza limiti e imposizioni (d'altronde Miike è diventato famoso per questo da quando in passato scelse di chiamarsi fuori dalle logiche di marketing con il potente DEAD OR ALIVE) ridisegnando un suo universo pop colorato, esagerato, popolato di richiami al mondo animale e ricolmo di idee grafiche.