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martedì 15 novembre 2011

Cyborg 009-La leggenda della supergalassia


Titolo: Cyborg 009-La leggenda della supergalassia
Regia: Masayuki Akehi
Anno: 1980
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

All'inizio della storia, i nove Cyborg non fanno più parte dello squadrone da combattimento coordinato dal Dottor Gilmore, ma sono ciascun dedito a differenti attività .
Gilmore, orami in pensione, trascorre i suoi giorni in un istituto di ricerche scientifiche, accudendo Iwan -001-. Ma è proprio quest'ultimo, grazie ai suoi poteri telepatici a scoprire la presenza di una grave minaccia per il genere umano, che si concretizzerà in un'invasione aliena. Per fronteggiare tele eventualità, il dottor Gilmore è costretto, seppur a malincuore a riunire i cyborg, i quali assieme ad un alieno giunto presso il laboratorio a bordo di una misteriosa astronave, partono per quella che sarà, probabilmente, la loro ultima missione.

Cyborg 009 è stata una delle serie che da piccolo mi ha appassionato di più. Nove cyborg con poteri diversi, pianeti inesplorati e nemici di ogni tipo erano le caratteristiche che davano libertà e un universale d’idee cui attingere barcamenandosi tra la fantascienza e l’avventura.
Sono venuto a sapere in ritardo di questo lungometraggio di più di due ore distribuito dalla Yamato Video solamente nel 2001.
Il perché al di là delle controversie che concernono alcune produzioni d’animazione giapponesi e soprattutto coreane, è lo stile assolutamente visionario e onirico del regista che si sposa perfettamente con le musiche fricchettone di Sugiyama.
Un soggetto interessante, una sceneggiatura convincente, due sole pecche, la storia d’amore tra Joe e Francoise con dei dialoghi ahimè imbarazzanti e un colpo di scena finale che era meglio non ci fosse.
Per il resto il film è un vero flash soprattutto nella prolissa lunghezza delle scene del salto spazio-tempo, dico un vero flash perché a tratti sembra di essere sotto degli effetti davvero psichedelici…