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venerdì 20 gennaio 2012

Rango

Titolo: Rango
Regia: Gore Verbinski
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un camaleonte che aspira a essere "un eroe di cappa e spada" si ritrova in una cittadina del West infestata da banditi e fuorilegge e si vede costretto a interpretare letteralmente il ruolo dell'eroe.

Ora mai capita sempre più spesso che alcuni registi si confrontino con le tecniche d’animazione dimostrando di saper confezionare dei piccoli gioiellini. C’è riuscito Wes Anderson con FANTASTIC MR.FOX, poi Zemeckis con LA LEGGENDA DI BEOWULF e infine ci riesce Verbinski con questo più che convincente RANGO.
Che cosa può insegnare un camaleonte come Lars da sempre pronto a mimetizzarsi per difendersi e naturalmente per cacciare? Che alla fine anche un esserino minuscolo come lui può arrivare a essere un eroe superando gli ostacoli dopo un viaggio dell’eroe donchisciottesco che lo porterà tra incontri mistici e momenti onirici a salvare un villaggio e diventare un eroe.
Fin qui l’idea non si sposta più di tanto da altre centinaia di film, ma come il cinema insegna, se la struttura è classica tocca al regista e agli sceneggiatori infarcirla con più elementi possibili rivisitando i generi e puntando ancora una volta su un genere che sta tornando di moda ovvero il fantomatico western.
Verbinski non mi è mai piaciuto, ha sempre fatto dei film molto commerciali, dei veri e propri block-buster, e poi finalmente o probabilmente si è rotto i coglioni e a deciso di puntare su altro riuscendo a sviluppare delle scene davvero toccanti e impreziosire la pellicola con alcune scene d’avanguardia come l’assalto alla carovana e via dicendo oltre che un’esplosione di citazioni a tratti commoventi e che strizzano l’occhio a Leone su tutti.
A livello tecnico la grafica è assolutamente eccezionale ( ottimo lavoro dell’Industrial Light & Magic), le caricature dei personaggi sono bellissime e complesse e i dialoghi sono tra l’irriverente e il tragi-comico.