Titolo: Conan il Distruttore
Regia: Richard Fleischer
Anno: 1983
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Una giovane fanciulla deve recuperare
un corno magico custodito da un mago: la regina cattiva le affianca
un muscoloso cavaliere per scortarla durante il viaggio, ma in realtà
ha già programmato il sacrificio della ragazza. I buoni, però,
riusciranno a mandare a monte i suoi crudeli progetti.
Con questo secondo capitolo si concludono le gesta epiche del Cimmero più famoso al mondo. Certo minore rispetto al primo capitolo, il sequel diretto da Fleischer si concentra maggiormente sulle avventure inserendo una galleria di personaggi indimenticabili e alcuni momenti che sono diventati indimenticabili. Partendo dalla liberazione di Zula, il mago Akiro, l'uccello alato che porta via la principessa, la creatura cornuta, il castello del mago e il santuario del corno, nonchè la scena degli specchi raggiungono punti molto alti per come riescono ad essere scenari perfetti d'avventura e azione e al contempo far emergere tutto l'occultismo, i sortilegi e la stregoneria.
Dal punto di vista della scenografia e
dei particolari inseriti nel film tutto assume un'aria più kitsch ma
al contempo trovando anche scelte e dinamiche divertenti e meno truci
del primo capitolo.
Tutta l'azione infine viene
espressamente resa meno epica con una certa nota di leggerezza che lo
rende più disimpegnato ma allo stesso tempo un film con un target
che forse non si è riuscito più a raggiungere sposando così tanti
elementi e sapendogli dare forza, anima e sostanza.