Titolo: Morgan
Regia: Luke Scott
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
La dottoressa Kathy Grieff, dopo averle
detto di non essere riuscita a convincerli a farla uscire, viene
aggredita da Morgan, una ragazza rinchiusa in una camera di
sicurezza: solo l'intervento di altri medici interrompe l'assalto.
L'esperta in valutazione dei rischi Lee Weathers è incaricata dalla
società proprietaria dello stabilimento dove è rinchiusa Morgan di
recarsi in loco e valutare la situazione. Morgan, infatti, è stata
creata artificialmente a partire da DNA sintetico e sta crescendo
rapidamente: ha cinque anni eppure è già grande. Solo che sta anche
sviluppando emozioni. Giunta sul posto, Lee esamina un filmato
dell'aggressione. Morgan è seguita da sempre da Amy Menser, una
specialista che si occupa del suo comportamento. Altri componenti del
team di ricerca sono il dottor Simon Ziegler e il nutrizionista Skip
Vronsky: compito di Lee è verificare che tutto sia stato svolto come
da programma e che nessuno abbia commesso errori. Naturalmente, Lee
parla anche con Kathy, in cura dopo l'aggressione. Kathy si sente in
colpa, pensa di aver provocato Morgan, senza volerlo. Lee, fredda e
professionale, non apprezza che una "cosa" come Morgan
venga così personalizzata. Ziegler spiega a Lee che Morgan è stata
creata dopo vari fallimenti: è convinto che anche quel terribile
incidente possa insegnare qualcosa per far proseguire il progetto
nella giusta direzione. Lee incontra anche Morgan che esprime
dispiacere per aver ferito Kathy. Il giro d'orizzonte di Lee
comprende anche la dottoressa Lui Cheng, parte importante del
progetto. Mentre Lee cerca di capire cosa è giusto fare, l'intreccio
delle personalità attorno a Morgan si fa più inquieto. Non senza
conseguenze.
Chi è la protagonista di Morgan? Ogni
tanto è bene chiederselo. E' lei? O la dottoressa Grieff? O forse
entrambe o meglio nessuna.
Morgan è un film sci-fi con elementi
distopici e un tema che negli ultimi anni sta producendo una
pellicola dopo l'altra. I riferimenti e le similitudini maggiori mi
vengono per il bellissimo Hanna
di Joe Wright, a differenza delle
altre centinaia di film usciti negli ultimi anni, un film complesso e
con una resa degli intenti più chiara e precisa.
Morgan parte benissimo, riesce a
inquadrare un cast ottimo fino a quando Scott e sceneggiatori non
devono decidere se far diventare Morgan una macchina da guerra oppure
renderla obbediente e inoffensiva. La solita scelta sul destino,
sulla vita e la morte tra macchina e umano non risparmia alcuni
dialoghi macchinosi e forse un po telefonati. Riesce però,
nonostante non abbia fatto quel salto che ci si poteva aspettare in
termini di originalità, a non essere melenso soprattutto nel finale
come ci si poteva aspettare e in cui invece Scott affonda il
coltello.
Tra le cose meno belle, non posso
esimermi dall'aver trovato forzatissimo e inutile lo scontro
cat-fight tra Morgan e la dottoressa, contando che la seconda è una
macchina fuori dal comune.
Lo scontro non solo non ha senso di
esistere ma di certo il finale non può che prevedere una sola
vincitrice.
Scott comunque dimostra di avere i
mezzi e la tecnica per girare bene, infatti paesaggi, ritmo,
atmosfera e fotografia raggiungono dei livelli molto alti a parte
ovviamente gli interpreti.
Bisogna solo che punti per il prossimo
film su un impianto narrativo meno stucchevole e kitch per rinforzare
invece uno schema più originale e fedele alle regole di genere.