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domenica 20 marzo 2011

Big Heat

Titolo: Big Heat
Regia: Johnnie To
Anno: 1988
Paese: Hk
Giudizio: 4/5

L'ispettore di polizia Wong scopre di avere un problema al sistema nervoso, che gli impedisce di controllare la mano destra, quella che usa per sparare. La decisione è sofferta, ma inevitabile: Wong si prepara a rassegnare le dimissioni. Giunti proprio al momento topico però, arriva la notizia che in
Malesia un ex-informatore e amico di Wong è stato assassinato brutalmente. Wong decide di affrontare questo ultimo, torbido, caso con una squadra composta dal suo compagno Kam, l'ispettore malese Ka-Nin Ho, e da Lun un pivello con la lingua più svelta della pistola.

Poliziesco del’88 targato Johnnie To e Andrew Kam. Lui To è uno dei migliori registi di Hong Kong che predilige i film sulle triadi e i polizieschi ma diverte anche con commedie divertenti e grottesche. La sceneggiatura purtroppo è tutto tranne che originale si parte dal solito tormento del protagonista, un rainy dog a tutti gli effetti, poi uno spacciatore e le solite dinamiche per riuscire a incastrarlo. Lo stile comunque è violento, duro e frenetico con continui inseguimenti, scene di sparatorie, buoni colpi di scena dal punto di vista delle immagini e non dello svolgimento.
Il montaggio è perfetto, sintetico al punto giusto (caratteristica indispensabile per il genere hardboiled).
Le musiche sono di contorno, belle in alcuni momenti ma senza essere predominanti.
Gli attori sono tutti molto calibrati: Waise Lee (Wong) in particolare è un attore che non mi fa impazzire ma se la cava bene in questo film.
Insomma tanto di cappello ad un film poliziesco con un ottimo ritmo che dimostra il talento di uno dei registi più portati e famosi nel genere che con questa pellicola regala un cinema manieristico e legato ai generis ma che non è certo ai livelli di film come ELECTION,PTU,EXILED o THE MISSION