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domenica 15 ottobre 2017

Babysitter

Titolo: Babysitter
Regia: Mcg
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Cole è un ragazzo timido ed emarginato, che sta attraversando una difficile fase della sua crescita, a causa della crisi matrimoniale dei genitori. Mentre il padre e la madre passano intere giornate in camere di hotel per ritrovare l’intimità perduta, Cole viene affidato all’avvenente e spigliata babysitter Bee. Fra i due si instaura un’immediata simpatia, basata sulla reciproca passione per la cultura pop. Cole comincia inoltre a nutrire anche un’attrazione fisica e sentimentale per la propria babysitter. Spronato dall’amica Melanie, Cole decide di spiare le azioni di Bee durante la notte, scoprendo la terribile verità: insieme agli amici, la babysitter mette in scena un macabro e sanguinario rito satanico.

Diciamolo pure. Mcg come regista è un mestierante chiamato a dirigere film abbastanza ridicoli di loro nonchè scialbi sequel. Babysitter è sicuramente il suo lavoro migliore prima di tutto perchè è furbo e sa cosa regalare ai fan del genere. I meriti quindi non sono di certo suoi ma di tutto il reparto che sta dietro, sceneggiatura in primis e produzione.
Babysitter è un horror sconclusionato e banale sotto certi aspetti che cavalca l'imperante moda degli anni '80. Una commedia di formazione in partenza che prende poi la piega della commedia nera a tinte splatter quando interviene la mattanza degli adepti in cui non si riesce più a contare le esagerazioni con cui vengono descritte e fagocitate le azioni. Il sangue predomina la scena comunque patinata e coloratissima creando una contaminazione tra sotto generi dell'horror come l'home invasion e gli slasher movie e tutto il tema sulle sette e i loro rituali.
Un film che vorrebbe ed è un viaggio di formazione sessuale e di autostima per il giovane adolescente con la babysitter troppo gnocca per essere vera.
Un piccolo viaggio dell'eroe di Cole dentro casa sua ma con la differenza che all'interno c'è una setta satanica (o presunta tale dal momento che a parte Bee nessuno sembra così convinto) e da qui in poi il film prende la piega dell'horror a tutti gli effetti dimenticando quanto di buono prima era riuscito a mettere assieme.
La regia di Mcg impazza da ogni dove regalando movimenti di macchina fluidi e un montaggio frenetico che crea quel ritmo furibondo che non stanca mai. Anche i personaggi a loro modo, pur essendo macchiette, cercano di avere quella caratterizzazione che non gli rende così banali e cerca di giocare sui continui cambi di registro tra buoni e cattivi esterni o interni alla casa.
Alla fine è un film divertentissimo dove lo spettatore ha però u compito importante: spegnere completamente il cervello e sospendere l'incredulità come se non fosse mai realmente esistita.
Per alcuni aspetti ma con una trama che semplicemente è da invertire mi ha ricordato il film passato in sordina al TFF dell'anno scorso Safe Neighborhood