Titolo: I'll take your dad
Regia: Chad Archibald
Anno: 2018
Paese: Canada
Giudizio: 3/5
Un uomo, William, incaricato di far
scomparire i cadaveri, scopre che una delle vittime è ancora viva.
Il quinto film di Archibald dimostra il
talento e le idee di un regista che sempre di più va tenuto
sott'occhio e che dovrebbe girare almeno tre film l'anno visti i
risultati e gli spunti narrativi originali.
La storia di I'll take your dad, dal
titolo non così entusiasmante è incredibile.
Un uomo tranquillissimo che vive con la
figlia e che ha da poco perso la moglie si occupa di far sparire i
cadaveri. Praticamente tutti i criminali lo conoscono e ne hanno
paura perchè dietro di lui c'è una leggenda misteriosa come di
qualcuno davvero pericoloso da temere a tutti i costi.
Con tutta la tranquillità e
prendendosi i suoi tempi, l'uomo che vive in una casetta ai margini
di tutto, scioglie le vittime, che i criminali vogliono far sparire,
dentro vasche d'acido.
William però ha un suo codice morale e
non uccide nessuno che sia ancora vivo.
Questo naturalmente creerà tutta una
serie di incidenti incredibili.
Archibald però è molto abile ancora
una volta ad inquadrare una vicenda che seppur folle denuncia sempre
più la drammaticità della vita che dietro l'apparente situazione
macabra, vede la coppia padre-figlia (stupendo il rapporto) ritratti
dal cuore enorme ed un animo nobile, costretto lui e costretta lei, a
scendere in compromessi con le avversità della vita.
Se è pur vero che la prima parte è
quella che fa da padrona dove alcuni rimandi al cinema dei Coen non
possono mancare e vero che Archibald con pochi attori e una location
riesce a dare sempre enfasi e carattere alla storia senza farle
perdere mai il suo fascino. Tutto questo vale per i primi due atti
spaccati con l'accetta a differenza della carneficina finale, forse
un po scontata e forse no, ma visto il tale insieme di elementi
gestito così bene, senza ricorrere alla violenza, forse si poteva
provare qualcosa di diverso.
Rimane un film interessante, con un
ritmo straordinario, ottimi attori dove il protagonista è l'esatta
copia di Rocco Siffredi tale Aidan Devine, davvero è difficile
guardare il film senza pensare che non sia la stessa persona e anche
in parte le espressioni sembrano le stesse.
Un film purtroppo sconosciuto che forse
non avrà mai, come quasi tutto il cinema indie interessante, una
valida distribuzione.
Di nuovo la coppia di fuoco Jayme
LaForest (sceneggiatore) e Archibald tornano a lavorare insieme, e
speriamo continuino, dopo Bite,
HERETICS e DROWNSMAN