Visualizzazione post con etichetta You should have left. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta You should have left. Mostra tutti i post

martedì 15 settembre 2020

You should have left


Titolo: You should have left
Regia: David Koepp
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Uno scrittore sta scrivendo la sceneggiatura del sequel di un film andato molto bene al botteghino. Per stare tranquillo e poter lavorare senza distrazioni, l'uomo si è trasferito in una casa isolata sulle Alpi, insieme alla moglie e alla figlioletta. Ma una serie di strani eventi comincia a minacciare la sua serenità.

Per un film del genere, Blum credo abbia fatto la scelta giusta puntando su un autore avvezzo al thriller psicologico più che all'horror vero e proprio. L'ultima opera è abbastanza anomala, difficile da catalogare contando che non appartiene al genere delle case infestate ma unisce dramma famigliare, unica location, tre attori fatta eccezione qualche breve comparsa e tutto un gioco sul doppio, sul creare quella parola legata ad un intruso quando poi la faccenda apparirà molto più complessa e stratificata. Tra gli ultimi arrivi di sicuro il film di Koepp non è tra i migliori ma ha diversi pregi come il volersela giocare con una serie di tasselli scomodi, in cui i giochi della mdp e l'intensa performance degli attori riesce in un compito arduo e difficile.
Una famiglia disfunzionale e non parlo della differenza d'età dei genitori, quasi trent'anni, ma per la mancanza di sentimenti sostituiti dal controllo e dalla possessione, lasciato tutto in mano a Bacon (sempre in parte anche se leggermente defilato) al quale viene chiesto di dare quel contributo in più caricandosi il film sulle spalle come padre schiavo delle proprie angosce in perenne lotta contro la logica, le deformità del tempo e la propria schizofrenia che cresce come il senso di colpa legato all'ipotetico omicidio della ex moglie.