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martedì 25 settembre 2018

Desolation


Titolo: Desolation
Regia: Sam Patton
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Abby decide di spargere le ceneri del marito defunto in un bosco dove sembra trovare una pace interiore. Fino a quando incontra un uomo misterioso.

Il sotto filone del backwoods-horror è sempre stata una peculiarità americana anche se qui prende una deviazione quantomeno diversa rispetto ad altre pellicole.
Il bosco o la foresta sono location suggestive dove possono spuntare dal nulla bifolchi o serial killer pronti come sempre in America a volerti uccidere mentre da noi in Europa magari riesci pure a farti qualche amico. In questo caso la seconda scelta.
I serial killer ma di quelli caratterizzati così male che se questo era lo scopo, ovvero renderlo misterioso ma anche nel non-sense di fondo, allora il regista ci è proprio riuscito.
Il grosso problema del film di Patton che gira un indie con una buona messa in scena anche se dalla sua ha evidenti lacune per quanto concerne la fotografia, è l'intento o meglio come tutta una serie di azioni accadono assolutamente ingiustificate e gratuite oltre che senza senso.
A partire dall'arrivo dell'escursionista che viene visto dal bambino e che per tutta la durata del film risulta davvero imbarazzante con un rape e revenge finale piuttosto fiacco e assolutamente senza senso. In particolar modo nemmeno alla fine ci viene svelato il perchè di tanta voglia di uccidere chiunque si incroci durante il cammino e soprattutto c'è una scena abbastanza ironica, quasi trash, dove l'escursionista cammina trenta metri dietro le protagoniste senza un obbiettivo e con i dialoghi delle stesse veramente assurdi (si finisce con il gas urticante per orsi).
Con un primo atto descrittivo che già pone i suoi dubbi sul perchè evadere dopo la morte del marito proprio in un bosco e portando un ragazzino che sembra ancora nel mondo dei sogni per non aver elaborato il lutto.
L'amica poi molto carina che cerca di far rilassare la protagonista con erba e vino e dei dialoghi che servono a prendersi il giusto tempo per arrivare ad un ritmo soporifero, una totale mancanza di colpi di scena, sparizioni che avvengono dal nulla e ripeto una difficoltà nel mettere insieme degli elementi disordinati, piuttosto scontati e con un finale happy ending veramente brutto e senza senso.