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lunedì 22 giugno 2015

Come back to me

Titolo: Come back to me
Regia: Paul Leyden
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Il film ruota attorno a una giovane donna che soffre di vuoti di memoria e di blackout dopo un incidente d'auto. Scopre di essere incinta, ma il marito è sterile, il che la porta a installare una telecamera di sicurezza in camera da letto.

"Prima ti uccido poi ti soffio in bocca per farti resuscitare" in due righe è questo il sunto della storia e del film incasinatissimo di Leyden.
Come back to me è un film molto brutto e pasticciato, con un climax e alcune scelte forzate iniziali che ne sanciscono a priori i limiti e la debolezza.
Ricorrere a poteri paranormali e veri e propri vuoti di sceneggiatura che abbracciano il film e insieme la protagonista, rende il tutto un non-sense che comunque aveva delle buone premesse ma che non ha saputo renderle appieno.
Credo che sia tra i film più senza senso visionati di recente, giusto per rimanere aggiornato sugli horror moderni e come in questo caso low budget, anche se varrebbe più la pena parlare di thriller.
Oltre tutti gli elementi menzionati prima c'è pure un confusa logica spazio-temporale, i personaggi sono tutti molto abbozzati e per finire l'incubo, anzi gli incubi ricorrenti di tutti noi, sono trattati con una freddezza che in termini di paragone un film eccellente come BABADOOK diventa una sorta di antologia sul come misurare e creare una tensione costante e pervasiva nello spettatore.
Vale la pena comunque salvare la scena iniziale del massacro che vede testimone il povero scompensato di turno e la sistematicità dei rituali e stupri notturni a danno della protagonista.