Titolo: Leggenda di Kaspar Hauser
Regia: Davide Manuli
Anno: 2012
Paese: Italia
Giudizio: 4/5
Giunto su una spiaggia disabitata del
Mediterraneo, in un tempo e un luogo imprecisati, Kaspar Hauser è
costretto a confrontarsi con la malvagità di una Granduchessa che
sente minacciato il potere da lei esercitato sulla comunità. Per
liberarsi dell'intruso biondo, costei chiede aiuto al Pusher, un
criminale con cui ha una relazione, che sa come liberarsi del
"nemico". Peccato che non abbia fatto i conti con lo
Sceriffo, un dj che considera Kaspar come il nuovo Messia.
Penso che l’esordio di Manuli sia uno
dei film italiani esteticamente più belli degli ultimi cinque anni.
I meriti sono tanti e doverosi.
In
primis la fotografia di Tarek Ben Abdallah.
In secondo luogo le
musiche dei Vitalic davvero ipnotiche e suggestive. In terzo luogo le
scenografie naturali della Gallura scarne e infinite.
In ultimo il
cast, bizzarro e atipico, quindi, in questo caso, un’operazione
riuscita (eccezion fatta per la Gerini che stona).
Un film sperimentale (un western di
fantascienza?) di quelli che si amano o si odiano, ma quando si
amano, il risultato è lasciarsi invadere mente e corpo da immagini
mozzafiato, alcuni sketch che ricordano Cipri e Maresco e la
Calderoni e Gallo che ballano in modo divino.
Con un calvario produttivo di tre anni,
questo film vide la co-produzione di Bruno Tribboli, Alessandro
Bonifazi della Blue Film e dalla Shooting Hope
Production di Davide Manuli, con in più la collaborazione
di Fourlab e il sostegno del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali, della Regione Autonoma della Sardegna e
della Regione Lazio.
Pochissimi e coraggiosissimi i
distributori che in Italia hanno creduto in questo film. Uno scandalo
dall’altra parte che un’opera coraggiosa e insolita come questa
non sia rimasta per più di una settimana nelle sale.
Un film, un’opera, una colonna sonora
da ascoltare con le cuffie della protagonista e con cui lasciarsi
proiettare verso mondi lontani su di un’astronave magica come
quella che appare all’inizio.