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martedì 17 novembre 2020

Jamie Marks is dead


Titolo: Jamie Marks is dead
Regia: Carter Smith
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Nessuno sembrava preoccuparsi di Jamie Marks fino a quando non è morto. Sperando di trovare l'amore e l'amicizia che non ha mai avuto in vita, il fantasma di Jamie visita l'ex compagno di classe Adam McCormick, attirandolo nel tetro mondo che si trova tra i vivi e i morti.

Un teen movie di stampo quasi “queer” con delle interessanti atmosfere ma che cede troppo all’introspezione risultando noioso e a tratti ingenuo contando l’età dei protagonisti. Ormai sta quasi diventando una moda in Usa girare questi pseudo-horror con venature e tinte da drammoni psicologici che tendono a psicanalizzare ogni cosa. In questo caso poi Jamie porta i suoi ospiti in luoghi non meglio precisati che potevano contribuire a qualcosa di interessante mentre invece tutto è lasciato all’immaginazione all’interno di un armadio… Alla seconda opera, il regista del buon Rovine si lascia conquistare da una novella di Christopher Barzak, intitolata One for Sorrow, che nell’atmosfera e nel make-up ha il suo maggior punto di forza, ma oggi come oggi non basta, soprattutto in territori in cui al reparto tecnico e tutto il resto non manca nulla. Il problema per cui il film non convince e in diversi momenti crea l’effetto sbadiglio, è proprio quello di non essere così accattivante e il ritmo davvero centellinato e minimale certo non aiuta. Rimangono alcuni buoni momenti, una regia che si sa muovere e un cast che risulta quasi convincente soprattutto grazie alla buona performance del giovane Noah Silver. Un triangolo amoroso spettrale, così è stato definito!