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martedì 22 marzo 2011

Jarhead

Titolo: Jarhead
Regia: Sam Mendes
Anno: 2005
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Nell’estate del 1990 il ventenne Anthony Swofford viene mandato nel deserto dell’Arabia Saudita per combattere la prima guerra del Golfo. Anthony sceglie i marines come facile strada per un futuro problematico e pieno di dubbi. Il giovane passa dalla noia dell’addestramento(con tanto di nonnismo non particolarmente accentuato)all’azione dell’operazione Desert Storm(una grandissima bufala)per scoprire con in spalla un fucile da cecchino e uno zaino pesantissimo che il nemico non ha un volto. Forse addirittura non esiste, ma l’addestramento continua in mezzo al deserto con una temperatura che supera i 43 gradi. Naturalmente il sergente non si tira indietro quando c’e’ da mostrare ai giornalisti il funzionamento delle tute che il governo americano ha provvisto per ogni soldato. Tra deserti infuocati e pozzi petroliferi in fiamme, Anthony e gli altri soldati, come sempre si passa dai deficienti totali a quelli che sanno di combattere una guerra sporca e voluta unicamente dagli americani. A quale cazzo d’americano a mai fregato qualcosa del Kuwait?Forse invece il dio-petrolio, quello potrebbe tornare utile nel corso degli anni.

Dopo il primo bel film AMERICAN BEAUTY e il secondo, un noir interessante ERA MIO PADRE, Mendes sforna questo “gioiellino”sulla follia della guerra con citazioni volute, ma che non appesantiscono il film. Le tematiche vanno dall’isolamento sociale, all’inutilità della guerra, dall’esaltazione generale alla potenza mediatica che arriva ogni giorno con nuove notizie sul regime di Saddam, al fatto che ogni ragazzo non veda l’ora di sparare e uccidere qualcuno.
Il regista combina bene gli elementi e ci fa vivere la disperazione, la rinuncia, la caparbietà di questo soldato che vuole seguire le tracce dei parenti in Vietnam, ma che scopre subito l’orrore e la staticità di un paese che in ogni caso deve sempre avere l’anteprima su tutto.