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domenica 27 novembre 2022

Smile


Titolo: Smile
Regia: Parker Finn
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Rose Cotter è una psicoterapeuta specializzata in traumi dell’infanzia e dell’adolescenza. Un giorno, nell’ospedale in cui lavora, si presenta Laura, una giovane ragazza che ha da poco assistito al suicidio del proprio professore, e che dichiara di essere perseguitata da una presenza inquietante e invisibile che le sorride di continuo. Quando Rose cerca di aiutarla la ragazza va nel panico e, davanti agli occhi impietriti della psicoterapeuta, si toglie violentemente la vita con la scheggia di un vaso dopo averle rivolto un sorriso agghiacciante. Da quel momento Rose continuerà ad assistere ad apparizioni sempre più spaventose, mentre un’entità malefica è sulle sue tracce per prendersi la sua vita una volta per tutte. Dovrà trovare il modo per spezzare la maledizione prima che sia troppo tardi grazie all’aiuto di Joel, cercando di farsi credere dal suo amico e collega Morgan e da suo marito Trevor.
 
Di solito quando alle spalle c'è una grossa produzione soprattutto sull'horror faccio sempre una smorfia come se dovessi aspettarmi qualcosa di assolutamente main stream e commerciale.
Con Smile però sono rimasto sin dalla scena d'apertura, quella in ospedale non della madre, piacevolmente colpito. L'inizio apre a quella tematica abusata ma che riesce sempre a dire la sua se scritta in maniera originale, ovvero quella del passaggio del testimone di una sorta di demone e maledizione che da quel momento accompagnerà la protagonista per tutta la durata del film fino ad un climax finale tutt'altro che prevedibile ma ancora una volta sporco e cattivo.
Smile è delizioso per quanto riesca a portare in una discesa negli inferi una terapeuta, di quanto riesca a mettere in discussione i suoi stessi strumenti con cui aiuta gli altri, su come indaga sulla sofferenza, sulla paranoia e le allucinazioni.
Scene topiche pur non avendo tutto questo ritmo ci sono e sanno come spiazzare lo spettatore soprattutto in termini di tensione e atmosfera. Qualche jump scared ma sempre scandito da una macchina da presa lenta e minimale che ci accompagna nell'orrore assieme alla sua protagonista.