Titolo: Curtains-Maschera del terrore
Regia: Richard Ciupka
Anno: 1983
Paese: Canada
Giudizio: 3/5
Samantha Sherwood è un’attrice
appassionata al suo lavoro, tanto che si finge folle per essere
ammessa in un manicomio e studiare il comportamento dei pazzi per il
ruolo nel prossimo film del famoso regista Jonathan Stryker con cui
ha spesso collaborato. In realtà, si tratta di una specie di
trappola organizzata da Stryker che, mentre lei è in manicomio,
organizza un’audizione per la parte con altre attrici, in una
vecchia casa isolata. Ma Samantha scappa dal manicomio e raggiunge la
casa dove si tengono le audizioni. Una persona mascherata comincia a
uccidere le attrici in lizza.
Curtains è uno slasher abbastanza
atipico per diversi fattori in cui può collocarsi.
Pur rientrando perfettamente nel genere
con i soliti elementi presenti, riesce a lavorare molto bene sulla
psicologia delle candidate al ruolo, c'è una parte decisamente
interessante in manicomio, atmosfere surreali e oniriche, scene
erotiche molto eleganti e una messa in scena pulita che cerca di
trasmettere quel qualcosa in più soprattutto in una storia dove il
climax finale non è così scontato. Le morti poi ad opera di una
maschera che rimarrà nella memoria di tutti soprattutto la scena
mentre il killer si avvicina alla vittima sui pattini in una distesa
ghiacciata.
Ottimo dicevo il cast dove le seppur
già brave attrici si fanno battaglia in tutti i sensi per cercare di
superare le altre in un continuum di stati d'animo, monologhi,
amicizie e prevaricazioni.
Ciupka firma uno di quegli horror che
per alcuni rimane un cult nel sotto genere slasher, per altri come me
è un buon tentativo di uscire dai binari con un prodotto più solido
e psicologico e alcune atmosfere metafisiche che alternano sogno e
morbosità.