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sabato 8 agosto 2020

Curtains-Maschera del terrore


Titolo: Curtains-Maschera del terrore
Regia: Richard Ciupka
Anno: 1983
Paese: Canada
Giudizio: 3/5

Samantha Sherwood è un’attrice appassionata al suo lavoro, tanto che si finge folle per essere ammessa in un manicomio e studiare il comportamento dei pazzi per il ruolo nel prossimo film del famoso regista Jonathan Stryker con cui ha spesso collaborato. In realtà, si tratta di una specie di trappola organizzata da Stryker che, mentre lei è in manicomio, organizza un’audizione per la parte con altre attrici, in una vecchia casa isolata. Ma Samantha scappa dal manicomio e raggiunge la casa dove si tengono le audizioni. Una persona mascherata comincia a uccidere le attrici in lizza.

Curtains è uno slasher abbastanza atipico per diversi fattori in cui può collocarsi.
Pur rientrando perfettamente nel genere con i soliti elementi presenti, riesce a lavorare molto bene sulla psicologia delle candidate al ruolo, c'è una parte decisamente interessante in manicomio, atmosfere surreali e oniriche, scene erotiche molto eleganti e una messa in scena pulita che cerca di trasmettere quel qualcosa in più soprattutto in una storia dove il climax finale non è così scontato. Le morti poi ad opera di una maschera che rimarrà nella memoria di tutti soprattutto la scena mentre il killer si avvicina alla vittima sui pattini in una distesa ghiacciata.
Ottimo dicevo il cast dove le seppur già brave attrici si fanno battaglia in tutti i sensi per cercare di superare le altre in un continuum di stati d'animo, monologhi, amicizie e prevaricazioni.
Ciupka firma uno di quegli horror che per alcuni rimane un cult nel sotto genere slasher, per altri come me è un buon tentativo di uscire dai binari con un prodotto più solido e psicologico e alcune atmosfere metafisiche che alternano sogno e morbosità.