Visualizzazione post con etichetta Babbo bastardo 2. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Babbo bastardo 2. Mostra tutti i post

martedì 27 dicembre 2016

Babbo Bastardo 2

Titolo: Babbo Bastardo 2
Regia: Mark Waters
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Squallido, sboccato e osceno quanto basta, il cinico babbo natale di Billy Bob Thornton è ancora una volta protagonista alcolizzato di una favola nera, appesa al cavo sfilacciato di un forno elettrico, sull'orlo del suicidio. lo avevamo lasciato in compagnia dell'amabile Sue e del paffuto Thurman Merman (la versione gioiosa di un "moccioso appiccicoso") in un apparente clima di serenità ritrovata. Ma l'happy ending non appartiene alla vista sfocata dell'ultimo bicchiere di whiskey. Presto detto, la meta questa volta sarà Chicago. Coi soliti abiti rossi, la stessa barba bianca, l'immancabile elfo traditore e una new entry di tutto rispetto, mamma Sunny, spietata personalità che sciorina nomignoli come fossero caramelle ad Halloween, il magnetico Willie Soke dovrà scassinare la cassaforte di un ente di beneficenza che si occupa di piccoli orfani. Catapultato in un vortice d'insulti dal miraggio di guadagnare milioni di dollari, Willie scoprirà a colpi di litigi e parolacce quanto la sua vita disastrata sia merito dell'egoismo illimitato di Sunny. Di come una madre menefreghista e anaffettiva sia causa - tra gli altri - del suo rapporto con le donne, ingestibile anche nell'ambito del più immediato dei complimenti.

Come mai Babbo Bastardo piace così tanto o meglio a saputo diventare un piccolo cult anche per chi il film non l'ha nemmeno visto? La risposta è semplice: per il suo cinismo o meglio mischiare tante cose frivole e stupide in un mix esilarante e grottesco.
Se il primo si trascinava per le lunghe mostrando un personaggio sboccato, che ama i vizi e le mignotte e in tutto questo dissacrava lo spirito natalizio, crocifiggendo il paladino del bene, Babbo Natale, che il Cristianesimo sa essere un mostro che mangiava i bambini, in questo secondo capitolo l'obbiettivo è una rapina e in mezzo rimane solo un difficile rapporto madre/figlio con il nano di colore tra i piedi e il figlio diciottenne obeso che chiede di avere la sua prima esperienza sessuale.
Billy Bob Thornton, anche qui bravissimo ma meno ispirato, ha ricevuto una nomination ai Golden Globe per aver vestito i panni di Willie Soke. "Quando sei sul set hai la sensazione che alcuni momenti siano destinati a diventare dei classici. È questo che ti spinge a dire sì, faccio anche il sequel. Quel film è riuscito, in qualche modo, a lasciare una traccia nella cultura popolare."

Al buonismo melenso che noi tutti detestiamo soprattutto con l'arrivo delle feste qui la contaminazione e l'irriverenza provocatoria crea una parabola distorta d'incommensurabili idiozie, tenute insieme da un fil-rouge di grotteschi e continui sketch dissacranti e che non convincono mai del tutto.