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sabato 1 agosto 2020

Luck-Key


Titolo: Luck-Key
Regia: Lee Gye-byeok
Anno: 2016
Paese: Corea del Sud
Giudizio: 4/5

La bizzarra avventura di un assassino professionista che diventa improvvisamente eroe nazionale dopo aver perso la memoria

Pellicole che partono dal pretesto dell'inversione di ruolo, al tema del doppio, alla perdita della memoria che generalmente crea situazioni di per sé esilaranti al cinema certo non mancano.
Qui in più c'è il recupero della memoria, la constatazione che tutto quello di diverso dalla propria vita normale è stato portato avanti nel frattempo e tutte le storie sembrano aver sondato diversi generi partendo sempre dalla commedia classica.
Lee Gye-byeok che non dirigeva un film da dieci anni avendo lavorato come assistente alla regia del grande Park Chan-wook, in questa storia che ha diversi cambi e manovre, dimostra un gradino in più nel saper giocare con lo spettatore in un film molto esilarante e divertente sapendo inserire anche toni drammatici al momento giusto. Luck-Key è fresco, colorato, divertentissimo, recitato al top da tutti gli attori, un film che mostra l'esercizio del cinema e la distribuzione dietro quando il nostro protagonista verrà scelto come attore, riesce ad essere sempre coinvolgente nelle tragiche avventure dell'altro protagonista che cerca nella prima scena di togliersi la vita per poi ritrovarsi nel lusso dello spietato killer in quell'incidente nella sauna gustosissimo.
E'un film che riesce ad essere delicato con l'avvicinamento di Hyung-Wook a Rina e alla sua famiglia che lo accudiscono facendolo lavorare nel loro ristorante dove Wook tirerà fuori i suoi colpi da maestro, ci sono incursioni nel thriller con la trama di Eun-ju che in quanto testimone deve essere protetta, ma al tempo stesso scappare dai suoi aguzzini, ci sono killer spietati e un'armonia di fondo nel saper gestire i generi, i dialoghi e il ritmo davvero interessante e misurato.
Un film che non smette mai di stupire e intrattenere con tante scene indimenticabili, dove forse a dover trovare qualche pecca c'è la sceneggiata poco prima del finale creata ad hoc dai tre protagonisti per far perdere le tracce ai killer che li seguono.