Visualizzazione post con etichetta Excision. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Excision. Mostra tutti i post

giovedì 1 novembre 2012

Excision



Titolo: Excision
Regia: Richard Bates Jr.
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Pauline ha una sorella, Grace, che soffre di fibrosi cistica e viene assistita costantemente dai suoi genitori. Cosciente del fatto che Grace prima o poi dovrà affrontare un trapianto di polmoni a causa delle sue condizioni di salute, Pauline decide di eseguire l'intervento lei stessa.

Excision è davvero una sorpresa. Un film malato e disturbante che iniziando come una semplice teen-comedy molto nera e cupa, capta un orrore generazionale ribaltando completamente alcuni schemi visti o proposti in altre pellicole. Ancora una volta un film di genere con venature splatter, connotazioni gore e un certo tipo di sadismo, almeno in alcune scene, davvero inquietante.
Sicuramente uno dei punti forti del film è l’interpretazione della protagonista, AnnaLynne Mc Cord, che riesce a dare una semplicità e un enfasi al suo personaggio in modo molto convincente.
Ed è proprio quella grottesca curiosità per il lato oscuro della vita che la porterà a fare delle scelte drastiche, spesso un risultato disperato di chi senza avere una famiglia a modo, risponde ai dolori e alle ingiustizie della vita a modo suo sviluppando una coscienza dolorosa composta da rimorsi e continui scontri generazionali. Dalla ribellione ovvia di un’adolescente che nasconde le sue pulsioni è facile riscontrare una difficoltà a gestire i rapporti con qualsiasi tipo di autorità dai genitori fino all’insegnate e al preside.
Se ci mettiamo che in tutta questa serie di passaggi Pauline unisce potenti fantasie erotiche di stampo sadomasochistico e deliri allucinatori allora il risultato di Bates è ancora più interessante.
In alcuni passaggi poi ci sono delle scelte stilistiche davvero funzionali come ad esempio i sogni della ragazzina, il suo primo rapporto e il finale disperato che calca duramente sull’alienazione più totale di chi ha perso il controllo e il contatto con la realtà.
Ancora una volta un sorprendente risultato che arriva da tutta la lunga serie di prodotti indipendenti spesso abbandonata a qualche insulso festival e di cui si rischia di non sentirne più parlare.