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lunedì 24 marzo 2025

Piccole cose come questa


Titolo: Piccole cose come questa
Regia: Tim Mielants
Anno: 2024
Paese: Irlanda
Giudizio: 3/5

Nel sud dell'Irlanda, a metà degli anni ottanta, Bill Furlong è un venditore di carbone a cui serve una lunga sessione di pulizia con il sapone per togliersi di dosso il nero del mestiere quando torna a casa la sera. Lo fa con piacere prima di poter abbracciare le cinque figlie e la moglie, così come con piacere aiuta chiunque altro in paese, specialmente ora che è quasi Natale. Ma nel convento dove consegna il carbone Bill vede come le suore trattano le ragazze che hanno "in cura", e un giorno cerca di soccorrerne una, Sarah, che gli ricorda molto la madre scomparsa quando era bambino
 
C'è questo sotto filone di film drammatici legati agli scalpori che avvengono nell'ambiente ecclesiastico. Che siano chiese, monasteri, conventi, etc, l'obbiettivo è quello di scandagliare quel marcio che si annida alle volte al suo interno. Scandali, episodi di maltrattamento, pedofilia, insomma tante di queste realtà prendono solo spunto da fatti di cronaca senza inventarsi nulla.
Lo fece molto bene MAGDALENE nel 2002 diventando una specie di pietra miliare che ha saputo dare coraggio ad altri registi di confontarsi con queste scomode verità.
Il film di Mielants è leggermente diverso, scava nel passato tormentato di un uomo e gli fa tornare a galla dei ricordi sopiti e il dover mettersi in gioco per cercare di salvare e rimarginare così una ferita del passato. Cillian Murphy ha quello sguardo e quelle pose drammatiche che lo rendono il testimonial perfetto per dare enfasi e veridicità al suo personaggio. La chiave di volta sta proprio nel climax del film e dall'imprescindibile domanda drammatica che il film si pone ovvero dove una persona come tante si chiede se sia davvero possibile far finta di non vedere cosa accade nel convento in fondo alla strada del paese, in cui le ragazze sono tenute nascoste e trattate come prigioniere.

giovedì 30 gennaio 2025

Heretic


Titolo: Heretic
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Due giovani missionarie mormoni finiscono intrappolate nella casa di Mr. Reed dopo aver bussato alla porta sbagliata. Ciò che segue è un pericoloso gioco psicologico di terrore, fede e disperazione.

Heretic profetico già dal titolo è quel tipico esempio di horror psicologico e filologico che volevo adorare, trattando la materia religiosa, che parte più che bene anzi meglio, per poi sfociare in un un survivor movie aka revenge movie che non mi ha convinto molto, diventando troppo frenetico e a tratti splatter quando non c'è ne era bisogno vista la sapiente sceneggiatura cucita nel primo atto e mezzo. Heretic è un film che vuole destrutturare le certezze in questo caso di due ragazze missionarie mormoni portandole nella tana di un lupo che conosce perfettamente ogni componente della sua casa mettendo in atto un gioco di paura e di deprivazione dove se vorranno sopravvivere dovranno superare delle prove, aprire delle porte scendere nell'inferno dove ogni stanza nasconde un segreto. E' un film dove Hugh Grant si diverte moltissimo a fare l'affabulatore, il giostraio colui che conduce i giochi e mostra la storia dietro il Monopoly (uno degli aspetti più originali e interessanti del film). E' un film composto prettamente da dialoghi almeno nella prima parte che hanno un rigore logico tale da obbligare qualunque spettatore a prendere sul serio le tematiche affrontate, ma allo stesso tempo lasciandole poi sul più bello in una sorta di limbo dove invece si punta di più sulle prove dei singoli e gli ostacoli da superare.

Grotesquerie-Season 1


Titolo: Grotesquerie-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 3/5

La detective Lois Tryon deve indagare su una serie di omicidi ritualistici estremamente violenti e macabri che sconvolgono una piccola comunità. Ogni scena del crimine è caratterizzata da simbolismi religiosi e messaggi criptici, portando Lois a collaborare con Suor Megan, una giornalista e suora affascinata dai culti e dal true crime. Nel corso delle indagini, Lois deve anche affrontare i propri demoni personali, trovandosi in bilico tra ciò che è giusto e ciò che è inevitabilmente corrotto e oscuro.

Grotesquerie di Ryan Murphy che non conosco perchè non ho mai visto AMERICAN HORROR STORY aveva tutti gli elementi per farsi piacere, dalla religione, al poliziesco, all'indagine, al grottesco, a questo serial killer che imbastisce delle morti come fossero affreschi dimostrando un certo malsano talento nella tortura e tanto altro ancora anche se sui personaggi secondo me poteva risultare più incisiva. Intanto l'aspetto che mi è piaciuto è che tutti in un qualche modo diventano insopportabili nel giro di poco. Nessuno si salva e nessuno riesce mai a contenere i propri vizi, le proprie voglie, i propri eccessi, scegliendo sempre il proprio piacere personale e andando oltre taboo e superando i freni inibitori. Se da un lato l'aspetto della messa in scena, le location, la fotografia, sembra tutta far parte di una cornice interessante e poco squilibrata è forse l'aver voluto destrutturare l'intera vicenda dalla fine del settimo episodio, quando viene abbattuto il serial killer (purtroppo la sua identità diventa inesorabilmente scontata) e da lì per mezzo di plot twist discutibili viene stralciata tutta la precedente vicenda. Tutti diventano l'esatto opposto di quello che erano, diventa LOST in trip. Il consiglio è di vederla fino al settimo episodio e poi di lasciar perdere anche perchè se questo poi avesse avuto uno scopo e un senso ancora potevo accettarlo ma così non è stato.

mercoledì 11 dicembre 2024

Mad Cats


Titolo: Mad Cats
Regia: Reiki Tsuno
Anno: 2023
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

Taka, giovanotto senza arte né parte, parte alla ricerca del fratello Mune. Con l'aiuto di un nuovo amico stravagante e di una ragazza burbera e misteriosa incontrati lungo la strada, Taka si ritrova ad affrontare un branco di feroci gatti mostruosi determinati a giustiziare i proprietari di negozi di animali che hanno trattato male i loro simili.
 
Mad Cats è il tipico esempio di film weird wtf che se dato in altre mani, Sion Sono o Miike Takashi solo per fare due nomi a caso, avrebbe avuto un altro esito. Perchè nella sua stralunata follia essendo una sorta di favola nera, c'erano tutte le occasioni d'atmosfera e di intenti da renderlo un esempio che poteva quasi rifarsi alla tradizione dnotomista o un exploitaion di tutto rispetto.
Ci sono alcuni momenti molto interessanti, qualche combattimento vale la pena e la parte iniziale di Taka che vuole capire che fine abbia fatto suo fratello e su cosa stava facendo ricerche trovava una sua connotazione antropologica. Il problema è l'incapacità autoriale di Tsuno di sfruttare al meglio uno spunto tutto sommato interessante insistendo e sfinendo lo spettatore con toni da commedia demenziale ad alto tasso di azione che però non fa ridere per niente.

domenica 24 novembre 2024

Azrael


Titolo: Azrael
Regia: E.L. Katz
Anno: 2024
Paese: Estonia
Giudizio: 4/5

In un mondo in cui nessuno parla, una devota comunità guidata da donne dà la caccia a una giovane donna che è scappata di prigione. Riconquistata, Azrael dovrebbe essere sacrificata a un antico male nel deserto, ma combatte per la propria sopravvivenza.
 
Film praticamente muto menzione fatta per i fischi e il tipo in auto che prima di morire dice tre frasi che la nostra non capisce perchè in una lingua diversa. Ottanta minuti di inseguimenti, fughe, lotte, scoperte. La nostra faceva parte di un culto a cui hanno tolto le corde vocali e che dovrebbe essere sacrificata a degli esseri che si sono trasformati forse a causa di un'epidemia o forse a causa di un'apocalisse che ha rilasciato purulenza e disgrazie facendo tornare tutti in una dimensione che abbraccia Mad Max e gli Ewoks. La nostra parla con gli occhi, deve fare attenzione a non essere annusata, cerca insistentemente il ragazzo che le hanno rapito e scoprirà nel villaggio dove risiedono tutti i suoi agguerriti nemici che c'è una donna in una palafitta (che dovrebbe essere una chiesa) che sta per partorire una creatura demoniaca.
Azrael già dal nome fa pensare a qualcosa di religioso, divino e mitologico. Nelle sue corde c'è la componente sanguinaria della final girl e del revenge movie che abbraccerà e colpirà duro tutti i nemici lasciandola a brancolare tutta piena di sangue con questo nuovo nascituro destinato a far soccombere o far rinascere il genere umano.

venerdì 6 settembre 2024

Exorcism


Titolo: Exorcism
Regia: Joshua John Miller
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Anthony Miller è un attore in difficoltà per svariati motivi: di recente è diventato vedovo, ha un trascorso di dipendenze varie e la sua carriera è in declino. Ha anche un problematico rapporto con la figlia adolescente Lee, espulsa da scuola per il carattere ribelle. Anthony accetta di subentrare a un attore misteriosamente defunto rilevandone il ruolo da protagonista di un film horror di genere esorcistico, ma ben presto le cose sul set prendono una piega strana e terrificante. Anthony, in particolare, comincia a comportarsi in modo inquietante tanto da preoccupare sia la figlia, che lo assiste sul set, sia il vero prete che funge da consulente al film.
 
E pensare che questo film era stato girato molto prima dell'ESORCISTA DEL PAPA. Almeno quello era tra il weird e il trash e padre Amorth aveva un suo perchè. Qui il film prova, sbagliando innegabilmente, a prendersi dannatamente sul serio in un'operazione che negli intenti poteva essere anche interessante, come spunti e riflessioni, ma che dal secondo atto, dopo un primo noiosissimo, non ne azzecca una, portando a casa dei jump scared davvero detestabili e fuori luogo.
Crowe è il meno peggio. Continua ad essere un alcolizzato e forse questo poteva essere anche un elemento interessante per caratterizzare il suo personaggio ma quando comincia a sentire il demone e a fare tutto quello che fa (addirittura la figlia lo trova nudo di spalle sotto una doccia dove sembra che si stia pisciando addosso) si comincia a deragliare e Lee la figlia non riesce mai a dare l'impressione di sostenere il dramma che vive, così come alcuni personaggi di contorno decisamente inutili da Sam Worthington nel ruolo di Joe fino al regista Adam Goldberg.

venerdì 2 agosto 2024

Penda's Fen


Titolo: Penda's Fen
Regia: Alan Clarke
Anno: 1973
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 4/5

Nell'estate 1955, Stephen Franklin, figlio unico di un pastore protestante, deve fare i conti con la propria identità e le pressioni della società, tra il senso di colpa religioso e le proprie fantasie, tra la passione per la musica - in particolare di Edward Elgar, simbolo di un aureo conservatorismo - le sue pulsioni erotiche e l'attrazione per le origini pagane rievocate tramite Penda, re di Mercia.
 
Stephen è il segreto della scoperta. Un ragazzino antenato diretto dei Túatha Dé Danann, giovane curioso che non sa che strada prendere costantemente intimorito dai suoi coetanei e dalla religione che lo vorrebbe più accondiscendente alle regole. Continuamente stimolato dai sogni i quali non possono essere repressi dalla società e dal dogma, trascinano il ragazzo in continue lotte tra demoni e angeli senza riuscire a distinguere i ruoli che essi hanno. Soprattutto perchè Stephen sperimenta un fatto indissolubilmente ambiguo come quello di trasformare gli stessi angeli e demoni e viceversa intuendo che forse sono la faccia della stessa medaglia. Allo stesso tempo con i dubbi e la stoicità dei suoi genitori nasce dentro di lui un dubbio sulla propria natura che soprattutto in quel finale onirico lascerà posto alla componente folkloristica di cui il film è uno dei rappresentanti principali dell'epoca. In tutto ciò tra la scoperta del proprio se, tra una comunità silenziosa che comincia a manifestare dubbi su bizzarre operazioni governative top-secret che non meglio specificate élite di potere starebbero compiendo nel sottosuolo di Pinvin e presenze notturne inquietanti, il film di Clarke riesce a sorprendere diventando un film fondamentale nell'evoluzione di un genere e allo stesso come mistery mai davvero svelato di cosa realmente stia succedendo nel sottosuolo di Pinvin e perchè alcuni ragazzi vengano infettati da questa misteriosa sostanza.

mercoledì 3 luglio 2024

Devils Bath


Titolo: Devils Bath
Regia: Severin Fiala, Veronika Franz
Anno: 2024
Paese: Austria
Giudizio: 5/5

Austria, metà del diciottesimo secolo. In una comunità contadina nella foresta, la giovane Agnes celebra speranzosa il matrimonio con Wolf e lo segue in una nuova abitazione, lasciando la famiglia. Tutte le sere prega Dio di darle presto un figlio, ma le proibitive condizioni di vita e le aspettative di obbedienza iniziano a gravare sulla ragazza, che si sente in difetto nel suo ruolo di moglie devota. Una spirale di depressione che la porterà a distaccarsi sempre più dalla rigida routine della comunità, e ad essere additata come prigioniera del "bagno del diavolo".
 
Fine 1700. Il suicidio era un abominio tale per cui l'uomo o donna che sia non riceveva nemmeno una sepoltura e spiritualmente l'anima non poteva andare in paradiso. Così in maggioranza le donne che volevano suicidarsi erano costrette a uccidere dei bambini per poi costituirsi, venire confessate e infine brutalizzate in piazza ma almeno così si aveva salva l'anima.
La regista di GOODNIGHT MOMMY con Ulrich Seidl alle spalle compie un lavoro dettagliato, un'analisi forte, rigorosa, realistica e antropologica sui fanatismi religiosi che da sempre hanno connotato le sorti di una parte di società rurale. Si parte con una confessione e una sentenza.
Testa e dita dei piedi tagliati, un corpo lasciato pubblico affinchè chiunque possa vedere quale destino attenda un'omicida ma allo stesso tempo nessuno mai si è chiesto perchè delle donne timide e immacolate arrivino ad un gesto così estremo.
Devils Bath è un capolavoro, cinema veritè, di quelli che bisognerebbe inserire in alcuni cineforum obbligatori nelle scuole e negli istituti per sensibilizzare le menti e insegnare cosa ci ha riservato il passato e quali erano i dogmi estremi che bisognava perseguire come in questo caso in maniera disturbante e controversa.

domenica 19 novembre 2023

Nightsiren


Titolo: Nightsiren
Regia: Tereza Nvotová
Anno: 2022
Paese: Slovacchia
Giudizio: 4/5
Una giovane donna torna nel suo paese natale in montagna in cerca di risposte sulla sua infanzia tormentata. Ma, mentre prova a scoprire la verità, antiche leggende cominciano a invadere la realtà, portando i suoi compaesani ad accusarla di stregoneria e omicidio.
 
Nightsiren è un dramma horror slovacco poco folkloristico in termini di miti ma molto attuale in termini di violenza sulle donne e misoginia. Un dramma che accomuna due donne, una che ritorna dal passato ed un altra condannata a vivere in quel presente che sembra detestare come se fosse una favola del medioevo. C'è la credenza rituale nelle streghe che cerca di contaminare con sferzate dai toni sovrannaturali il film ma in realtà è una critica attuale sugli atti di violenza ultra realistici ai danni delle donne usando come scusa antichi riti patriarcali.
Una società che condanna e banalizza la diversità, che cerca di intrappolare la propria popolazione in una maledizione tesa a rimanere intransigente e che non sembra mai voler voltare pagina per cercare di evolversi. Due universi mentali quelli di Sarlota e Mira che dovranno difendersi da un intero villaggio dove si parla di stregoneria, infanzia tormentata, eredità come esca per attirare Sarlota nel villaggio, abusi e violenza sui minori nonchè violenza domestica e patriarcato.
Il tutto con un realismo magico e alcune scene esteticamente toccanti come quando la protagonista di fronte alla cascata si toglie quello che non vorrebbe mai mostrare perchè finalmente e solo nel suo elemento magico può rimanere finalmente nuda senza sentirsi addosso gli sguardi di una comunità.

Sorella morte


Titolo: Sorella morte
Regia: Paco Plaza
Anno: 2023
Paese: Spagna
Giudizio: 4/5

Nella Spagna del dopoguerra, Narcisa - giovane novizia dotata di poteri soprannaturali - arriva in un vecchio convento trasformato in scuola femminile per lavorare come insegnante. Con il passare dei giorni, gli strani eventi e le situazioni sempre più inquietanti che tormentano Narcisa finiranno per portarla a dipanare una terribile matassa di segreti che avvolgono il convento e ne perseguitano gli occupanti.
 
Ogni paese europeo per fortuna ha i suoi outsider. Plaza e uno di questi. Porta a casa un'altra firma elegante e inquietante prendendo uno stilema abbastanza abusato dimostrando come quando si ha la classe si è in grado di fare ciò che si vuole. Qui ci troviamo di nuovo di fronte ad un'opera mistica, goticheggiante, assolutamente reale nel suo racconto del passato e come sempre alle prese con un male difficile da identificare e decifrare. La clausura come scelta e condizione dove sembra comunque impossibile poter nascondere certi misfatti e violenze sessuali. Plaza dimostra ancora nella sua maniera artigianale di fare cinema come si possa far paura con i vecchi strumenti avvalendosi di una ricostruzione storica e con scenografie e attori sempre di altissimo livello

domenica 3 settembre 2023

30 Coins


Titolo: 30 Coins
Regia: AA,VV
Anno: 2020
Paese: Spagna
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Padre Vergara è un esorcista che, dopo la morte di un ragazzo, si è esiliato in una curia remota, quella di Pedraza, borgo medievale spagnolo, arroccato su una collina e con una esigua popolazione. Il sindaco Paco cerca di rilanciare le sorti della città puntando sul turismo, ma una incredibile sequela di fatti di sangue e sovrannaturali si abbatte sul borgo. Qui infatti Padre Vergara ha portato con sé una misteriosa moneta, una delle 30 ricevute da Giuda per il tradimento di Gesù, che finisce in possesso della veterinaria Elena. Forze oscure e mostruose, che hanno corrotto la Santa Sede, faranno di tutto per entrarne in possesso...
 
Alex de la Iglesia è uno dei miei registi di genere preferiti. Un autore prolifico che ha saputo esplorare e danzare nel cinema come pochi eletti sanno fare. Sempre con budget misurati, ha confezionato film straordinari che non verranno mai dimenticati. Anche lui ha avuto la possibilità di avvicinarsi ad un progetto seriale tredici anni dopo la comedy-sci-fi e in questo caso ha scelto di partire da un tema religioso per creare un rete di complotti e temi soprannaturali con mostri e sette senza farsi mancare tutti i suoi ingredienti preferiti qui portati al paradosso come l'esoterismo, l'occulto, la città misteriosa che ricorda Dagon e il finale della nebbia carpenteriana.
La materia narrativa alla base è il vangelo di Giuda, l'ultimo scoperto e il più nuovo per certi aspetti. Mantiene ancora ad oggi un'aura di mistero, non è facilissimo da trovare e diventa lo spunto per alcune sotto storie cristiane davvero particolari. Così come la setta dei Cainiti i quali vogliono distruggere il Cristianesimo.
30 Coins ha tantissimi pregi e come tutti i lavori del maestro non è esente da difetti. I meriti superano i difetti questo è certo ma importanti limiti di budget in un'idea da approfondire e da condire con elementi soprannaturali rischia come spesso accade di diventare quasi un b-movie trash come nella scena finale quando la colossale creatura emerge e prende vita. Il bambino nato da un vitello che cresce diventando una creatura quasi lovecraftiana funziona anche se con dovuti limiti.
La storia d'amore, il triangolo, alle volte è stucchevole, manicheo e ripetitivo ma riesce a rafforzarsi grazie al merito di un buon battaglione di attori dove secondo me è stata però poco sfruttata Macarena Gomez. Funziona la parte della setta, non convince il personaggio di Vergara (troppo stereotipato), utili alcuni dei soliti innesti ironici e soprattutto grotteschi, i bifolchi dove Antonio interpretato da Javier Bodalo diventa a dir poco iconico.
La fallibilità dei personaggi, l'orrore che trasuda senza esondare mai mi ha veramente lasciando sul palato un divertissement pieno di idee e travolgimenti ma spesso poco sfruttate e alcuni colpi di scena e qualche scena memorabile.

martedì 18 aprile 2023

Candy Land


Titolo: Candy Land
Regia: John Swab
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Remy, una giovane donna ingenua e devota, viene cacciata dal suo culto religioso. Senza un posto a cui rivolgersi, si immerge nel mondo sotterraneo delle prostitute di camionisti sotto la tutela di Sadie, Riley, Liv e Levi, la loro signora, Nora, e l'enigmatico avvocato locale, lo sceriffo Rex.
 
Rieccoci con i fanatismi religiosi. Swab è un autore interessante a cui piace filmare la devastazione, la gioventù bruciata, il disastro psicologico ed emotivo, i loser, i reietti e i tossici in generale.
Candy Land, nome in codice di un’uscita autostradale, da qualche parte nel Montana, che comprende una stazione di servizio, un motel e un grosso parcheggio, parla di un disagio vissuto da un gruppo di ragazzi i quali aiutandosi a vicenda riescono comunque a farcela senza muoversi mai da una location torbida dove a parte polvere e camionisti non sembra esserci molto altro.
Ed è qui che decidono di mietere la loro punizione divina questo gruppo religioso fanatista che come in tanti film che abbiamo vissuto, non hanno altri sistemi organizzatori di senso se non quelli del dogma in cui credono. Il loro sistema organizzatore di senso è solo e soltanto la religione. Allora da quella che apparentemente potrebbe sembrare una vittima sacrificale, ecco che proprio lei diventa la femme fatale, timida e riservata, casta e immacolata, che nel suo silenzio in realtà cova con i confratelli un piano diabolico che come spesso capita, o è capitato, porta ad un sacrificio di massa.
Candy Land è un exploitation, sanguinolento, slasher, erotico, pieno di nudi e scene di sesso, dove uno sceriffo pur di ricevere affetto dal corpo di un giovane ragazzo chiude gli occhi e agisce come una sorta di protettore dei più deboli.

Record of Ragnarok-Season 2


Titolo: Record of Ragnarok-Season 2
Regia: Masao Ōkubo
Anno: 2022
Paese: Giappone
Stagione: 2
Episodi: 10
Giudizio: 3/5

Al Concilio del Valhalla che si tiene ogni mille anni, gli dèi hanno votato all'unanimità per l'estinzione della razza umana. Le uniche a opporsi sono le Valchirie, la cui leader, Brunilde, ricorda loro che in casi del genere è concessa all'umanità un'ultima possibilità, rappresentata dal torneo del Ragnarok: tredici combattenti umani e tredici combattenti divini devono darsi battaglia fino alla morte in un'arena. La prima fazione a ottenere sette vittorie è considerata la vincitrice. Il destino dell'umanità è dunque in bilico tra l'estinzione e l'esistenza per altri mille anni. Comincia così una serie di combattimenti dove grandi uomini della storia affrontano gli dei per la salvezza dell'umanità

Due combattimenti in dieci episodi. Sembra poco e in parte lo è. Però qui abbiamo molto più back ground sulla storia di alcuni personaggi, sulla loro crescita, i disagi e gli abusi subiti.
Viene enfatizzato di più l'aspetto emozionale e psicologico dove però al contempo stesso non manca certo l'azione, vero motore ed elemento determinante della serie.
Sicuramente l'aspetto tamarro è inverosimile così come il taglio ironico e quella sensazione di guardare tutto con estrema arroganza, uno degli aspetti peculiari della serie che potrà dividere come al contempo rivelarsi una scelta coraggiosa quanto deleteria almeno per come vengono caratterizzati alcuni personaggi in seconda linea.
I quattro veri sfidanti invece convincono nelle loro diverse sfumature, nella loro complessità e al contempo fragilità e crudeltà nonchè spietatezza.
Ancora una volta l'esagerazione dell'intera operazione opta per far sì che gli Dei che partecipino a questo torneo appartenendo ai pantheon più disparati dalle mitologie cristiana, induista, greca e norrena. Nella lotta tra gli uomini e le divinità, queste ultime appaiono sempre in vantaggio grazie alla loro incredibile forza. Tuttavia, gli uomini possono avvalersi del preziosissimo aiuto delle 13 Valchirie, capitanate da Brunhilde, sorella maggiore dove nel corso degli scontri, ogni uomo è sceso in campo con al suo fianco una Valchiria. Il potere delle Valchirie, trasmutato attraverso il Völundr, in armi o particolari abilità, ha portato gli uomini a combattere allo stesso livello delle divinità stesse.

Devil Conspiracy


Titolo: Devil Conspiracy
Regia: Nathan Frankowski
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Il laboratorio biotecnologico più potente del mondo è finalmente riuscito a clonare grandi personaggi storici con una sola goccia di DNA. Da allora organizza aste clandestine per cloni di Michelangelo, Galileo e Vivaldi. Questo laboratorio è nelle mani di un culto satanico che ha appena rubato la Sacra Sindone di Torino. In altre parole, hanno appena rubato il DNA di Cristo. Rapiscono anche Laura, una studentessa americana di storia dell'arte, e uccidono un prete. Quest'ultimo, prima di esalare l'ultimo respiro, supplica l'arcangelo Michele di usare il suo corpo per impedire l'indicibile: l'inseminazione di Laura affinché partorisca il clone di Cristo. Un clone che servirebbe come ultima offerta al diavolo in modo che torni sulla Terra.
 
Davvero una trashata sorprendente l'operazione milionaria che ha portato alla luce tale abominio.
Quando uno pensava di averle viste tutte, invece arriva sempre quel prodotto pronto a spiazzarti in questo caso poi essendo in alcune scene girato a Torino, la mia città, sono rimasto ancora più sorpreso e basito. Un'opera bizzarra, esageratamente ostinata nel suo cercare di credere in un assunto già di per sè fuori da ogni logica pur per un film horror sovrannaturale con rimandi alla fantascienza e alla biotecnologia. L'unico aspetto interessante è questa pratica divinatoria da parte dei seguaci della setta di riuscire a clonare personaggi storici. Una follia ma che almeno non si era mai vista.
Tutto il resto è un disastro immondo dal furto della sindone dove Liz, l'inviata di Lucifero, ruba la spada di un'opera per cominciare a uccidere i guardiani del tempio. Si passa ad un finale con tanto di sparatoria nell'azienda biotecnologica dove vengono seviziate donne nelle gabbie e dove creature dell'altro mondo sembrano obbedire a Lucifero uccidendo membri della setta con tute e mascheroni da b movie anni '90. Ma la perla è l'Altro Mondo dove vediamo Lucifero incatenato prima che venga liberato, dove l'arcangelo viene fatto precipitare e dove anime di donne e bambini vagano in un limbo senza un perchè, sperando di essere liberati in una location che non perviene mai di fatto ma facendo solo un confuso lavoro in c.g dove non vediamo e non capiamo niente.


giovedì 29 settembre 2022

Moon Knight-First season


Titolo: Moon Knight-First season
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 6
Giudizio: 3/5

Steven Grant, timido e introverso londinese appassionato di egittologia, scopre di soffrire di un disturbo dissociativo dell'identità a causa del quale condivide il corpo con la personalità di Marc Spector, ex mercenario che serve come Avatar il dio della luna egizio Khonshu; le due personalità sono costrette a collaborare e prendere consapevolezza dei loro traumi passati mentre cercano di fermare Arthur Harrow, Avatar della dea Ammit, intenzionato a risvegliare la divinità
 
E' palese che rispetto alle altre serie Marvel recenti come Falcon and the Winter Soldier oppure Hawkeye per non dire quelle passate, Moon Knight rappresenti sotto molti aspetti un'impresa difficile e coraggiosa. Perchè passando dal comedy drama si passa alla tensione psicologica, al fantasy, al mistero, all'avventura alla ricerca di tesori nascosti e così via chiamando infine alla corte diverse divinità, culti e così via. Moon Knight è sicuramente più complesso, dove di certo non manca l'intrattenimento ma non è così esplosivo come negli altri prodotti Marvel e dove infatti quando l'azione avanza si ha per assurdo la resa minore a livello di enfasi narrativa e ritmo.
Il problema di aver dipanato un arco narrativo in soli sei episodi paga sotto diversi aspetti passando da una scena all'altra in diverse location su diversi piani temporali e a volte rendendo complessa la narrazione. Moon Knight vive di alti e bassi, con alcune sequenze in particolare ed episodi specifici davvero riusciti che entrano in contrasto con puntate davvero traballanti.


sabato 18 giugno 2022

Last Thing Mary Saw


Titolo: Last Thing Mary Saw
Regia: Edoardo Vitaletti
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Southold (New York), 1843. Mary viene interrogata, dopo essere stata brutalmente bendata, in seguito alla morte della nonna. Ricorda così una serie di eventi passati - tra i quali anche la malvista relazione omosessuale con la domestica Eleanor- che l'hanno condotta in quella tragica circostanza.
 
Dall'intro iniziale del film lasciava supporre una storia di streghe sul versante SEDUZIONE DEL MALE invece l'esordio in terra straniera di Vitaletti è il tipico drama queer su una storia d'amore impossibile malvoluta a quei tempi dalla famiglia dove la religione fa da padrona imponendo severe regole e restrizioni e alcuni rituali di una nonna che sembra nascondere qualche segreto alla famiglia dannandosi per il credo religioso quando in realtà imbraccia le arti oscure.
Vitaletti ha un solo problema..ha un ritmo e una pessima scelta dei tempi rendendo ingessate ogni mossa delle protagoniste con dei dialoghi a volte eccessivamente estenuanti nel ripetere e soffermarsi sulle le stesse cose. Per essere un folk horror con l'unico guizzo nel terzo atto e nel climax e poca cosa. La violenza è centellinata (ma questo può essere anche un bene se si hanno le idee) e per fortuna rifuggendo dal torture si cerca di fare quel che si può con l'intruder finale che porterà dubbi e cercherà di soppiantare le regole ferree della casa finendo a suo modo vittima dei suoi stessi desideri.

sabato 5 marzo 2022

Christian


Titolo: Christian
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Italia
Stagione: 1
Episodi: 6
Giudizio: 4/5

Nei casermoni della Città-Palazzo, Christian è il numero uno a menare le mani. Sta a lui fare il lavoro sporco per Lino, che Christian considera un fratello maggiore, perché entrambi sono stati allevati dalla stessa donna, Italia, ora malata di Alzheimer. Ma un giorno su quelle mani che sono il suo strumento di lavoro spuntano due stimmate, e Christian si scopre in grado di operare miracoli. Matteo è un postulatore del Vaticano che ha perso la fede e ha il compito di definire l'autenticità dei fenomeni soprannaturali, con la missione personale di smascherare ogni tentativo di frode ai danni della Chiesa. Inevitabilmente, le strade di Christian e Matteo saranno destinate ad incrociarsi.
 
Un altro bel segnale dal nostro cinema. Christian è una buon prodotto che mischia tanti spezzettoni di film e serie nostrane viste ultimamente. Un crime drama soprannaturale dove si incrociano Miracolo-Season 1Suburra-Season 1Lo chiamavano Jeeg RobotDogman, dove il cast risulta la scelta più azzeccata, dove continuiamo purtroppo a dipendere vita natural durante dalla romanità di borgata ormai idioma del nostro cinema. Christian è fatta di siparietti e personaggi tutti caratterizzati molto bene da Pesce che ormai risulta uno dei migliori attori del nostro cinema, Santamaria in un personaggio misterioso e incredibilmente complesso alle prese con una ricerca personale che lo porterà da varie eminenze prima di scoprire il marcio e il complotto. Lino, il boss, nonostante qualche stereotipo di troppo è grandioso nell'emergere e sovrastare qualsiasi comprimario gli stia accanto e dimostrando un personaggio che seppur micidiale e implacabile con i suoi nemici, riesce ad essere sensibile e sincero quando vengono toccate alcune corde come la vicenda legata alla moglie. Tomei poi, il veterinario, è un personaggio anch'esso chiave nel non spiegare mai da che parte stia se non quella del denaro, difficilmente associabile ad un pensiero se non quello del suo egoismo.
Solo verso il finale la serie prende davvero una piega soprannaturale con alcuni personaggi che ricoprono ruoli divini come una sorta di angelo luciferino che serve a livellare l’analisi della lotta tra bene e male che qui non è una rigida dicotomia, bensì una contrapposizione ben più sfaccettata.


Paranormal Activity-Next of Kin


Titolo: Paranormal Activity-Next of Kin
Regia: William Eubank
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

L'adottata Margot, giovane film-maker in erba, viene contattata da Samuel, suo consanguineo, e accetta il suo invito a visitare la comunità Amish nella quale è nata e ha vissuto la sua madre naturale, Sarah, decidendo altresì di girare un documentario in loco assieme all'aiuto del suo boyfriend Chris e di un tecnico del suono lungagnone e bizzarro.
 
E'la prima volta che mi capita di vedere un capitolo della serie PARANORMAL ACTIVITY.
Per qualche strana ragione amando l'horror non ho mai trovato interesse per questa serie fatta eccezione di questo Next of Kin girato come mockumentary parlando di una comunità di Amish e qualche rito strano che avevo premura di visionare. E per fortuna si è rivelata una bella visione sin dall'inizio quando grazie ad una certa atmosfera si avverte già un male sempre presente che sfocerà in un vero e proprio orrore a danno di una comunità per poi allargarsi. Uno spin-off che si discosta dalle due sorelle protagoniste della serie ma che mantiene sempre il filone e la tematica del concetto di maledizione come fatto ereditario. Nel finale quando il demone viene liberato e la macchina cerca di scappare filmando la strage che avviene nella comunità Amish sembra di vedere un episodio di V/H/S così come le parti in fondo al pozzo e lo strano rito ai danni di Margot.
Con un finale soprannaturale ed esagerato, questo capitolo ha avuto il coraggio e l'ambizione di esplorare un nuovo territorio, inserendo una location sempre provocante (la comunità con i loro segreti e misteri) e la dose gore e di panico a cui l'opera non si sottrae.

domenica 23 gennaio 2022

Goodbye 20th Century


Titolo: Goodbye 20th Century
Regia: Darko Mitrevski, Aleksandar Popovski
Anno: 1998
Paese: Macedonia
Giudizio: 4/5

Arrivederci, 20 ° secolo! si aprirà nel 2019, dove la guerra ha lasciato il mondo sterile e devastato. Kuzman è stato condannato a morte per blasfemia (il superstizioso del suo popolo crede che le sue esplosioni verbali possano aver portato una malattia alla comunità), ma in qualche modo sopravvive alla sua esecuzione e ha una serie di strane avventure e scappatelle sessuali. Nel frattempo, nel 1999, la gente celebra il capodanno come un gentiluomo abbattuto in abito di Babbo Natale che partecipa a un funerale che degenera in violenza.
 
Film macedoni ne abbiamo? Il duo di registi crea un'opera complessa e ambiziosa.
Un film storico-politico, socio-culturale, socio-economico, una esegesi matura e al contempo folle ed esplosiva in grado di incrinare e di rinarrare le sorti di un paese ad opera di un Cristo interpretato dal sosia macedone di Jude Law. Un film stratificato, una galleria di momenti e di metafore e allegorie della società. Dal consumismo, alla famiglia, alla religione come portatore di un valore specifico mantenendo sempre un certo clima grottesco, un'atmosfera ironica ma anche drammatica e violenta. Maturo quanto fracassone, ingenuo quanto complesso. E' un film che sembra voglia essere un manifesto politico con toni alla Monty Pyhton che incontrano Kusturica ma con un voler ritrasformare alcune figure iconiche come appunto questa sorta di Cristo/Kuzman immortale, un Babbo Natale ormai messo in sordina, un Profeta deriso dalla massa e una brutta copia del Joker. Tutti personaggi emblematici ma spogliati della loro spettacolarità per renderli più che mai umani e soprattutto soli, costretti a vagare senza una metà vera e propria trovandosi in situazioni quanto mai assurde come tutto il teatrino legato al funerale.
Bizzarro e brillante, un film per pochi di chi sa apprezzare il cinema d'autore e un certo tipo di umorismo e slapstick. Un film che dalla sua cerca di essere simbolico come può, riuscendoci in diverse scene molto significative.

venerdì 24 dicembre 2021

Seven Stages to Achieve Eternal Bliss


Titolo: Seven Stages to Achieve Eternal Bliss
Regia: Vivieno Caldinelli
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una coppia che vive in una cittadina trova l'appartamento perfetto nella grande città, ma c'è un solo problema: l'appartamento è stato teatro dei rituali suicidi di una setta.
 
Sette tappe per raggiungere l’eterna beatitudine passando attraverso la porta scelta dal Santo Storsh. Una horror comedy con toni grotteschi e quasi mai surreali diviso e scansionato in capitoli.
Un film abbastanza assurdo se non fosse che dopo una partenza davvero tragicomica e con una ironia nera sopra le righe ma mai irritante, il film purtroppo non riesca nel terzo atto a mantenere tali premesse mangiando la foglia e piazzandosi come un tentativo interessante ma che poteva essere approfondito meglio. Ormai il tema delle sette è stato argomento di dibattito nel cinema in lungo e in largo. Questo devo ammettere che apre le premesse per una struttura abbastanza atipica e sintomatica delle follie che possono avverarsi. La strizzatina è rivolta a molte new religion e la presenza di un guru come Taika Waititi che con WHAT WE DO IN THE SHADOW è riuscito nel giro di pochi anni a diventare un colosso assoluto per importanza in quella Hollywood che conta ne è la riprova in un ruolo costruito ad hoc. Per quasi tutto il film vediamo una galleria di personaggi uno più assurdo dell'altro suicidarsi o farsi uccidere dalla coppia che dopo l'apparente shock iniziale decide di contribuire aiutandoli a morire nella vasca da bagno preparando un cocktail mortale.
Se ci mettiamo pure un ispettore di polizia completamente sopra le righe che anzichè cercare di frenare il fenomeno cerca solo di farsi produrre la sua sceneggiatura di un film e una proprietaria di casa che non sembra affatto sopresa di questa mattanza, il film prende binari decisamente assurdi che potevano essere ancora più incisivi e meno ridondanti.