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domenica 3 settembre 2023

Punto di non ritorno


Titolo: Punto di non ritorno
Regia: Paul W. S. Anderson
Anno: 1997
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Dalla Terra si riceve un segnale di aiuto proveniente dai dintorni dell’orbita di Nettuno, e precisamente dalla sperduta astronave Event Horizon, scomparsa sette anni prima dai radar terrestri durante la sua prima missione inaugurale per testare il nuovo motore a curvatura.
Dunque viene subito organizzata una spedizione di soccorso, che però all’insaputa dell’equipaggio si rivela più che altro una missione di recupero di quel prezioso motore sperimentale, in grado di creare dei buchi neri controllati affinché curvi lo spazio-tempo e permetta viaggi interstellari.
Una volta giunti a destinazione tutto l’equipaggio di soccorso si troverà catapultato di fronte un orrore popolato da demoni reali o presunti, e fantasmi provenienti dai sensi di colpa. E’ l’inizio dell’incubo.

Prima che Anderson si perdesse con progetti imbarazzanti aveva al tempo regalato alcuni buoni film. Di sicuro Event Horizon è tra i migliori ed uno di quei caposaldi della scifi orrorifica di quegli anni in cui se ne vedevano pochi soprattutto con una peculiarità verso la violenza il sangue e il gore.
Lo scienziato che cerca di salvare le macchine preferendole agli umani, i viaggi spazio-tempo, varchi spaziali, "possessioni", deliri e allucinazioni.
Il primo atto e parte del secondo reggono bene tutta l'atmosfera legata più al thriler e alla percezione che la nave sia "viva" e soprattutto la difficoltà a trovarla e cercare di ripondere alla domanda sul dove sia stata fino al ritrovamento (la risposta non arriverà mai per tutto il film)
La seconda parte sembra avere un marchio decisamente barkeriano soprattutto contando la metamorfosi di Sam Neil e di come il suo personaggio sfrutti carne e sangue.
Un film giocattolone che si ispira a tanti cult dell'epoca, cercando di emulare senza copiare innestando una componente splatter decisamente azzeccata e resa interssante grazie a degli effetti speciali funzionali e dosati a dovere. La scatola di Lemarchand, poi e quello stesso sistema di gravità diventa l'obbiettivo del dottor William Weir di raggiungere con l'astronave niente poco di meno che l'inferno stesso.