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martedì 12 aprile 2016

Some kind of hate

Titolo: Some kind of hate
Regia: Adam Egypt Mortimer
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Quando un adolescente tormentato viene messo alle strette da una grave forma di bullismo, evoca accidentalmente lo spirito di Moira Karp, un adolescente che è stata spinta al suicidio. Moira è diventata una forza inarrestabile in missione per vendicarsi. Ma quando si spinge troppo in là, il ragazzo dovrà impedirle di andare fuori controllo in questo appassionato e violento thriller soprannaturale.

Ormai anche gli spiriti vendicativi se non dotati di grosse risorse e storie originali e intense risultano scontate e noiose. Trovarne uno in una sorta di comunità per ragazzi disturbati in mezzo al deserto in una piccola cantina con una collana di lamette non è proprio il massimo e sembra una forzatura e un pretesto bello e buono.
Questa bambola voodoo umana con tendenze al masochismo deve vendicarsi di tutti gli educatori del centro che le hanno fatto passare di tutto prima di ucciderla. La vendetta deve arrivare a loro ma passando per le preghiere del protagonista vittima di bullismo prima a scuola e poi in comunità.
Il fantasma allora incarna la rabbia del protagonista oltre che la sua vengeance, in più il suo potere sembra quello di subire danni quando li subisce chi l’ha evocata...
Il problema a parte la scontatezza e l'inutilità di alcune scelte è proprio la coerenza interna della storia e degli intenti poco lineari di alcuni personaggi rispetto al timidone di turno con famiglia disfunzionale.
Resta un villain in parte carismatico anche se per certi versi incomprensibile in cui il suo personaggio è sfruttato adeguatamente in quanto elemento cardine che non uccide e non è solo spinta dalla crudeltà ma da conseguenze dettate dal bullismo timoniere del film che cerca di dare spiegazioni e sottolineare un problema che porta a cambiare ideali e valori per i giovani sempre più inclini a comportamenti autolesivi.

La scena dell'amichetta del protagonista che si taglia assieme a Moira per scoprire chi delle due soffre di più risultando emblematica per idiozia, per il messaggio e per come viene messa in scena.