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venerdì 26 aprile 2024

Ragazzo e l'airone


Titolo: Ragazzo e l'airone
Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 2023
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5

La guerra del Pacifico brucia Tokyo e il mondo di Mahito, un ragazzino traumatizzato dalla morte della madre, divorata dal fuoco dei bombardieri. Due anni dopo, elaborato il lutto, suo padre lascia la città per la campagna e per la cognata, da cui adesso aspetta un figlio. Mahito fatica ad accettare una nuova mamma e una nuova vita ma qualcosa lo distrae dal dolore. Un airone cenerino e ostinato lo tormenta e 'gli parla' conducendolo in un mondo fantastico e nascosto, dove scoprirà il mistero della vita e della sua famiglia. Tra antenati e parrocchetti, madri e matrigne, il ragazzo troverà le risposte che cerca e il futuro che merita.
Il ragazzo e l'airone è un bellissimo testamento di un autore che credo abbia regalato più di quanto potesse al suo pubblico creando un vero e proprio mondo magico.

Opere su cui si potrebbe rimaner a parlare per ore, significati e sfumature di ogni tipo. Temi sociali, globali, politici, ambientali e quant'altro. Una fiaba sempre più matura e coesa, alta e complessa, stratificata e solo in parte auto citazionista. Un film adulto e complesso dove i piani reali e surreali si alzano toccando sfere infinite, cosmiche e astrali, dove vediamo il grande costruttore ma anche una sorta di Caronte, morti che cercano una deriva, pappagalli cannibali e uomini e donne reali o mischiati con i poteri magici del folklore nipponico. E' molto minimale e minuziosa quest'opera, ancora più complessa da stratificare, passando da un estremo all'altro tra le intercapedini nascoste di varie dimensioni che risucchieranno Mahito in questo viaggio dell'eroe alla ricerca e la riscoperta di se stesso.

mercoledì 27 marzo 2024

Little from the fish shop


Titolo: Little from the fish shop
Regia: Jan Balej
Anno: 2015
Paese: Cecoslovacchia
Giudizio: 5/5

Costretti ad abbandonare le acque devastate in cui vivono, il re dei pesci e la sua famiglia si avventurano a vivere tra gli umani. Un gorno la figlia del re, Petite, incontra J.J., un perfetto sconosciuto. Ed è qui che le cose si complicano.

Siamo di fronte ad un capolavoro. Balej riprende un classico e lo riadatta in chiave contemporanea.
Un film per adulti, una rielaborazione animata in stop motion e cg dove a parte rimanere affascinati dalla sorprendente cura maniacale nei personaggi e nelle location, ci si lascia contagiare da un'atmosfera che nei suoi silenzi riesce a toccare picchi di poesia impressionanti.
E' una fiaba drammatica dove non c'è un vero e proprio happy ending finale ma anzi, dove Petite non è la Ariel che conosciamo, dove scopriamo una storia di amore non corrisposto, di prostituzione, dove per compiacere il proprio compagno si scende nei bassifondi per fare patti pericolosi con delle streghe. Dove non manca l'ironia, la musica con un'orchestra incredibile, le questioni familiari e i valori di questa vecchia famiglia che ama la tradizione con una società contemporanea ormai ancorata al piacere effimero. Il sacrificio finale di Petite, l'impossibilità a cambiare la propria natura, fa entrare subito questa perla del mare tra i film d'animazione più belli di sempre.


venerdì 8 marzo 2024

Nimona


Titolo: Nimona
Regia: Nick Bruno, Troy Quane
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un cavaliere viene incastrato per un crimine che non ha commesso, e l'unica persona che potrebbe aiutarlo a dimostrare la sua innocenza è Nimona, un'adolescente mutaforma che potrebbe anche essere uno di quei mostri che ha giurato di uccidere.
 
Da ricordare più per la forza dei suoi mezzi, per le tecniche adottate, per lo stile quanto mai innovativo e spregiudicato e per essere politicamente scorretto (a modo suo) nel tratteggiare sempre temi sociali come l'inclusione di qualcuno di diverso, le diseguaglianze sociali e molto altro ancora con tematiche gender fluid e cavalieri che non vedono l'ora di amarsi l'un l'altro.
In Nimona come sempre il ritmo è concitato si vede che c'è stato un bel lavoro di ricerca e di creazione di un world building dove convergono proprio gli influssi tra animazione e videogame, confezionato in un look and feel da medioevo cyberpunk.
Nimona poi ha un flash back che arrotonda quello stile d'animazione rendendolo forse l'elemento più tradizionale seppur poi mostri la nostra protagonista come un vaso di Pandora quando deve scagliarsi contro l'avversario diventando in pochi minuti un complesso nugolo di trasformazioni da far impallidire la lotta tra Merlino e maga Magò.

sabato 17 febbraio 2024

First Slam Dunk


Titolo: First Slam Dunk
Regia: Takehiko Inoue, Yasuyuki Ebara
Anno: 2022
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5

Ryota Miyagi è in seconda liceo, alto 1,68 cm e naturalmente play della Shohoku. Veloce con i piedi, ambidestro con le mani, passatore sublime tra un no look, un laser pass e un alley-oop distribuiti come cioccolatini per i compagni. Poi ci sono gli altri: Takenori Akagi, C, capitano e roccia su cui è costruita la tenuta della squadra; Hisashi Mitsui, SG, stella delle medie che si era persa nel cambio di scuola e di vita; Kaede Rukawa, SF, il predestinato che sa di esserlo e non lo nasconde; Hanamichi Sakuragi, PF, l'anima del quintetto che tra una smargiassata e un rimbalzo sposta sempre in avanti il cuore del gruppo. Questa è la squadra di basket del liceo Shohoku, questa è la storia, soprattutto, di Ryota, nativo di Okinawa, che dopo la morte del fratello maggiore Sota in un indicente in mare, decide di dedicarsi al basket cercando di soffocare il dolore della perdita e l'impotenza di continuare a vivere.
 
Da piccolo ero un grande fan del manga di Slam Dunk. Pur non amando il tema dello sport nei fumetti ero riuscito a farmi contagiare da una storia molto interessante ed alcuni personaggi memorabili che ancora ad oggi rimangono ben saldi nei ricordi. Purtroppo a causa di una distribuzione pessima da noi, non sono riuscito a vederlo al cinema dal momento che è durato pochissimi giorni in pochissime sale. A tutti gli effetti nella sua lunga durata parla di quella famosa partita di semifinale contro la squadra ritenuta da tutti imbattibile, dove infatti ci sarà un climax pazzesco contando che lo Shohoku perderà la successiva finale perchè i giocatori sono troppo stanchi senza essere riusciti a recuperare le forze dopo lo scontro diretto con gli acerrimi rivali.
Il film inframezza la partita con tanti flash back in particolare con l'arrivo di Miyagi presso la scuola e il suo rapporto con il fratello maggiore e la madre. Con uno stile d'animazione che rasenta la perfezione, First Slam Dunk appassiona, commuove, ha una grande carica e ritmo e riesce a non essere mai banale parlando di temi sociali oltre lo sport e diventando a tutti gli effetti uno dei film d'animazione più belli dell'anno.

Suzume


Titolo: Suzume
Regia: Makoto Shinkai
Anno: 2022
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5

La diciassettenne Suzume scopre una porta misteriosa tra le montagne e presto altre porte iniziano a comparire in tutto il Giappone. Quando le porte si aprono, scatenano disastri e distruzione e spetta a Suzume richiuderle.
 
Suzume è uno dei migliori film d'animazione dell'anno. Come sempre i giapponesi sbagliano poco e quando si tratta di virare verso piani onirici sono sempre in prima classe contando chi ci ha lasciato e quali nuovi protagonisti stanno prendendo la scena. Oltre ad essere un monumento alla creatività, la fantasia, l'esplorazione di piani paralleli, il film adulto come spesso capita per l'animazione orientale, spinge verso riflessioni di natura temporale come l’inesorabile scorrere del tempo, della vita quotidiana della protagonista che anche qui seguendo uno stereotipo funzionale finisce per avere la vita sconvolta seguendo il classico individuo bizzarro da cui tutti starebbero alla larga.
E'un film che parla di una società in cui le persone non sembrano più in grado di comunicare tra loro e devono arrivare eventi deflagranti per creare quello sconquassamento utile a ridare vita e passione a personaggi derivativi che non riescono più a sognare.
Suzume è un'esperienza immersiva che sembra discostarsi dalle solite storie d'amore del regista per concentrarsi solamente sulla sua protagonista e il suo coming of age.

Gatto con gli stivali 2-L'ultimo desiderio


Titolo: Gatto con gli stivali 2-L'ultimo desiderio
Regia: Joel Crawford, Januel Mercado
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Il Gatto con gli Stivali ha appena scoperto di aver esaurito otto delle sue nove vite, e ha incontrato un Lupo Cattivo che gli ricorda come, a questo giro, anche lui dovrà morire. Dunque Gatto va alla caccia di una stella caduta nella Foresta Oscura che possa esaudire il suo più grande desiderio: ripristinare le numerose vite perdute. Ma non è il solo ad avere una grande aspirazione esistenziale, ci sono anche Kitty Zampe di Velluto, Riccioli d'Oro e i tre Orsi e Jack Horner, un megalomane squilibrato uscito da una filastrocca di Mamma Oca. Ad affiancare il Gatto e la (sua?) Kitty c'è un microscopico cane travestito da felino che si offre volontario per la pet therapy ed è l'unico ad essere contento della propria vita così com'è. In una gara di velocità per assicurarsi la Stella dei Desideri tutti i personaggi dovranno rivalutare le loro priorità.
 
Devo ammettere che non mi aspettavo davvero così tanta roba da un sequel di un prodotto non proprio per adulti ma riuscendo come tanta animazione a sposarsi per tutti i target. In questo caso è stato fatto davvero un lavoro incredibile per tutto ciò che riguarda l'avventura, il viaggio dell'eroe, la formazione, i combattimenti, gli aiutanti, riuscendo a performare le prestazioni dei villain e creando una galleria di personaggi tutti convincenti. Dove l'antagonista principale riesce a far paura, dove le tematiche sociali puntando molto in alto e dove ironia e dramma riescono sempre ad essere ben bilanciati. Un sequel coraggioso e creativo che aggiunge cura formale, scelte interpretative inaspettate e una morale para filosofica al suo predecessore, spingendolo un bel passo più avanti

lunedì 15 gennaio 2024

Blue Eye Samurai-Season 1


Titolo: Blue Eye Samurai-Season 1
Regia: AA, VV
Anno: 2023
Paese: Giappone
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

Ambientata nel Giappone del periodo Edo, la serie segue Mizu (doppiata da Maya Erskine nella versione originale), una maestra di spada di etnia mista che vive una vita sotto mentite spoglie mentre trama la vendetta.
 
Una volta una persona ignorante definì l'animazione come semplici cartoni animati.
Ora è mio preciso dovere soprendermi continuando a farmi affascinare dalla settima arte.
Questa serie è un mezzo capolavoro. Qualcosa che si innalza rispetto alle solite serie, qualcosa che parla di un'epoca feudale giapponese che già conosciamo ma con altri mezzi, linguaggi e forme visive. C'è una bellissima protagonista con una storia di dolore e emancipazione. C'è il fulcro della storia che ruota attorno ad uno dei canoni più semplici che è il revenge movie. C'è un villain antagonista davvero feroce e crudele che prende a pugni in faccia una ragazza e gira il Giappone in cerca di geishe da scoparsi con il suo assistente. C'è un patto di fiducia con una sorta di garzone senza mani che aiuterà la protagonista.
C'è tutto, brutalità, sangue, sentimenti, emozioni, caratterizzazione dei personaggi mai scontata ( la breve storia d'amore di Mizu è straziante). Uno dei motivi per cui la serie è piaciuta così tanto è ancora una volta il fatto che sia crudele, violento e a tutti gli effetti incessantemente cattivo, senza risparmiarsi e lesinare su nulla ma mostrando la cupidigia e la testardaggine di una società che sembra avere soltanto l'obbligo e il voler prevaricare sempre sull'altro. Quasi non esiste la redenzione ma soltanto un voler predominare sfruttando tutto ciò che si può cancellando il passato e insistendo sull'appagamento dei bisogni primari.

mercoledì 18 ottobre 2023

Castello invisibile


Titolo: Castello invisibile
Regia: Keiichi Hara, Takakazu Nagatomo
Anno: 2022
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

Una bambina entra in un portale per poi ritrovarsi in un castello su un'isola dove dovrà trovare una chiave nascosta

E' abbastanza complessa la trama e lo svolgimento di questo lungometraggio d'animazione nipponico. Ci troviamo come sempre di fronte ad un'opera matura, solida, in grado di soddisfare tutti i target anche se quelli forse destinati a fruirne meno sono proprio i giovani. Perchè è un film che parla della complessità dei ragazzi in maniera molto adulta è per questo diventa ermetico, ambizioso e forse ostico per gli stessi adolescenti da poter essere compreso a pieno.
E' una favola nera ritrasformata con tanti archetipi di genere e strumenti appartenenti proprio alle fiabe, mischiati e riplasmati per creare un ibrido tra realtà e fantasia, tra due mondi dove nessuno è esente da difetti. Dove si può cercare di scappare da un lupo famelico, il deus ex machina, nella dimensione fantastica, ma non si riesce a scappare da uno stupro da parte dello stesso genitore nella vita reale. Specchi, dimensioni, una ragazzina con la maschera da lupo che solo nel finale scoprirà chi è veramente. Un film che parla di incanto e meraviglia ma anche di paure e angosce.
Affrontare i pericoli e le difficoltà però possono diventare meno complessi se superati assieme come gruppo, mettendo insieme un manipolo di ragazzini così diversi per ceti sociali e caratterizzazioni. Il castello invisibile è un film molto bello, però con quella complessità che anzichè diventare un punto forte, non riesce ad andare fino in fondo lasciando diversi punti di domanda.

Baki-Season 1


Titolo: Baki-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2018
Paese: Giappone
Stagione: 1
Episodi: 13
Giudizio: 3/5

I più pericolosi criminali del pianeta, imbattuti guerrieri dalla forza sovrumana, decidono di scoprire il significato della sconfitta e raggiungono il Giappone per affrontare l’uomo più forte del mondo. Altri non è che Baki, un ragazzino di appena quattordici anni, cresciuto e allevato dal padre alla lotta.

Baki è senza dubbio per chi come me non fosse a conoscenza del manga, una serie di puro intrattenimento e divertissement dove conosciamo una galleria di personaggi impressionanti, dei veri e propri freak muscolosi, ognuno facente parte di una diversa arte marziale e dei veri e propri assassini, molti dei quali caratterizzati anche abbastanza bene dove spesso e volentieri a non essere il protagonista è proprio lo stesso Baki in mini trame dove i suoi nemici si affrontano spesso tra di loro. E’una di quelle serie che come per Record of Ragnarok-Season 1 non disdegna momenti e scene molto forti, una violenza senza eguali (qui spinta maggiormente) con un ritmo decisamente incalzante senza troppe dilungaggini legati come spesso accade nelle serie e negli anime giapponesi o gli Oav quando i personaggi si perdono in noiose riflessioni.
Baki è un’anime in cui tutti si menano di brutto, dove l’obbiettivo finale è la supremazia.
Ignoranza eroica e ordinaria potremmo dire in pieno stile nipponico.
Se non fosse che spesso nelle botte da orbi, nelle articolazioni che si spappolano, nei corpi che sembrano esplodere, negli arti mozzati e tutto il resto quello che sembra mancare è proprio il dolore come se non esistesse.

Baki-Season 2


Titolo: Baki-Season 2
Regia: AA, VV
Anno: 2018
Paese: Giappone
Stagione: 2
Episodi: 13
Giudizio: 3/5

Il cacciatore di taglie Biscuit Oliver, anche lui un detenuto, viene mandato a Tokyo per recuperare gli evasi ed evitare che provochino ancora più caos.

La seconda stagione è sicuramente meno appagante e appassionante rispetto alla prima mentre invece vedremo finalmente nella terza quello che più ci aggrada di queste serie ovvero il torneo. Purtroppo la mole e la caratterizzazione di Oliver non è sempre all’altezza, Baki sembra più alla scoperta del sesso conoscendo poi quei piaceri che lo distolgono solo parzialmente dalla sete di sangue nei confronti dei suoi nemici. Sicuramente Doyle è un personaggio che viene sviluppato bene, uno dei migliori nella sua crudeltà addirittura dopo aver perso tutto e aver avuto salva la vita da un suo nemico. Riesce a dare fuoco al dojo uccidendo e provocando diverse ustioni ai suoi nemici i quali per assurdo finiscono addirittura per perdonarlo. Come spesso capita gli anziani non sono da prendere alla leggera soprattutto il capo del dojo di judo Sonoda che come Shibukawa nella stagione successiva ricoprirà un ruolo importante.



Baki-Season 3


Titolo: Baki-Season 3
Regia: AA, VV
Anno: 2020
Paese: Giappone
Stagione: 3
Episodi: 13
Giudizio: 3/5

Inizia la terza parte dell’anime che nel giro di pochissimo entra nel vivo. Il primo scontro del torneo che viene mostrato è quello dell’uomo più forte del mondo, nonché padre di Baki. Un po’ a sorpresa e senza dare troppe spiegazioni Baki dopo il suo primo incontro guarisce dal veleno. Nel frattempo questa sanguinaria competizione si trasforma in uno scontro di fazioni fra lottatori della Cina e sfidanti di altri paesi. Inutile dire a favore di chi sia il risultato finale di questi scontri cruenti. Al termine del torneo nonostante alcune avversità e nuovi sfidanti, Baki ha un solo obbiettivo: scontrarsi e sconfiggere l’uomo più forte del mondo, suo padre

Nella terza stagione di Baki finalmente c'è una delle cose più fighe in assoluto quando si parla di combattimenti e arti marziali. Il tanto agognato torneo. Per cui a scontri diretti vediamo mazzate da orbi, alcuni piccoli colpi di scena, ma per fortuna un ritmo più dinamico rispetto chessò a RECORD OF RAGNAROK dove dopo ogni colpo c'è almeno un monologo del protagonista e del pubblico.
Baki deve combattere per salvarsi dall'avvelenamento della stagione precedente dove infatti guarisce dopo il primo combattimento grazie all‘intervento paterno.
Lo stesso diventa l'obbiettivo del figlio da sconfiggere in un incontro interessante ma reso in parte indigesto da dei dialoghi davvero imbarazzanti. Purtroppo essendo un torneo non si può fare affidamento su una trama che non è mai incalzante ma rasenta un appiattimento globale dove succede tutto quello che uno si aspetta in termini di macro obbiettivi. Baki stupisce solo per la crudezza della violenza che mostra senza avere altri appigli a cui aggrapparsi tolto forse il fatto della scoperta della sessualità con la propria ragazza nella precedente stagione. Per tutto il resto chiunque, simpatico o no, diventa una caricatura stereotipata e forse questo è il difetto principale dove almeno si poteva caratterizzare meglio qualcuno o dargli un senso della vita più ampio e interessante

sabato 30 settembre 2023

Wendell and Wild


Titolo: Wendell and Wild
Regia: Henry Selick
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Dal duo squisitamente diabolico formato da Henry Selick e Jordan Peele arriva la storia di Kat. Per poter iniziare una nuova vita nella sua città natale, un'adolescente problematica tormentata dal proprio passato deve affrontare i suoi demoni personali, Wendell e Wild.

Selick è una di quelle divinità dell'animazione in stop motion che bisogna venerare e che appartiene a quel pantheon con pochi e selezionati eletti. Purtroppo non ha creato molte opere ma quelle che ha fatto sono dei capolavori e dei cult indimenticabili. Opere profonde che mischiano i generi che profumano di horror, che mettono in scena drammi umani ma che allo stesso tempo sanno adattarsi ad ogni target possibile. Per questo credo in queste divinità e nel loro modo di plasmare l'inferno e di metterlo in scena in maniera unica e originale. Di unire comunità per bambini diversi e allo stesso tempo parlare di zombie, di crescita, di magia nera e di molto altro ancora partendo da un incidente scatenante davvero drammatico. Il nome del film poi non è nemmeno quello della protagonista ma dei faccendieri di Belzebù. Un film che a differenza delle opere precedenti di Selick crea forse troppo e diventa un tornado di anime che trascina con sè troppi elementi e storie senza mai concentrarsi davvero su una di queste, tant'è che Kat alle volte sembra messa da parte.
Eppure ha così tanta fantasia e cinema al suo interno, diventando un cocktail esagitato di generi e sotto generi senza limitarsi mai ma aumentando ancora di più la sua forza e i suoi elementi magici all'interno

Tartarughe Ninja-Caos Mutante


Titolo: Tartarughe Ninja-Caos Mutante
Regia: Jeff Rowe, Kyler Spears
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Lo scienziato Baxter Stockman, scheggia impazzita della misteriosa società TCRI, ha condotto esperimenti di mutazione su varie specie animali. Dopo l'esplosione del suo laboratorio, il fluido di mutazione si diffonde nelle fogne di New York, provocando effetti irreversibili su topi e tartarughe. Nascono così Leonardo, Donatello, Raffaello e Michelangelo, addestrati dal loro "papà" adottivo, il topo mutato Splinter, a divenire guerrieri ninja. Quando sono in età adolescenziale, le fogne cominciano a star loro strette e così le tartarughe tentano di integrarsi nella società degli uomini. Questi ultimi tuttavia sono terrorizzati e disgustati appena li scorgono, finché non conoscono la giornalista April, che vorrebbe coinvolgerli in un piano per sgominare SuperFly, una mosca super-intelligente e bipede che minaccia New York.

Pensavo fosse impossibile fare meglio di TMNT. Infatti il film del 2007 aveva dalla sua una trama più d'impatto mentre qui sembra ricollocare e dare nuova enfasi ad una storia che tutti conosciamo. Si parte dai principi spiegando com'è avvenuta la trasformazioni anzi le trasformazioni di diverse creature che come outsider decidono di ritrovarsi e fondare una loro leadership. Abbiamo nemici diversi, wtf incredibili come la storia d'amore di Splinter emostrare Donatello con gli occhiali.
Caos Mutante come prefigura il titolo è una valanga di eventi, di azione, di vero e proprio caos, di scontri, di presentazioni, di messe alla prova e della capacità di prendere delle decisioni niente affatto scontate. Dove April è una ragazzina nera e mezza fuori di testa, dove SuperFly fa impallidire tutti gli antagonisti storici delle tartarughe e dove Bibop e Rocksteady sono delle semplici comparse. Ancora una volta l'idea di affidarsi a Seth Rogen e Evan Goldberg si è rivelata una scelta funzionale per non parlare di uno stile d'animazione unico e dinamico.

domenica 3 settembre 2023

Seis Manos- Season 1


Titolo: Seis Manos- Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Alcuni orfani cresciuti da un anziano maestro di arti marziali rimangono coinvolti in un mistero che racchiude poteri demoniaci, cartelli della droga, antichi rituali e sacrifici di sangue.

Dai creatori di CASTELVANIA-SEASON 2 che non mi era affatto piaciuta pur essendo un seguace della serie e del genere vampiresco, arriva questa nuova serie animata dove si parla di folklore messicano, di magia nera, sette religiose, taoismo, mostri, arti marziali e di soprannaturale giusto per evidenziare gli elementi weird. Seis manos parla di amicizia, di legami quando nell'infanzia si è stati abbandonati dai propri genitori. Parla di fragilità e debolezze interne, di rabbia, rancore e vendetta. L'antidoto della serie è quella di prendere tossici come cavie che con una polvere proveniente dalle lacrime di Santa Luciféra si trasformano in mostri deformi auto-rigeneranti, apparentemente immortali e perennemente assetati di sangue e budella.
Ci sono due trame principali questa appunto dei ragazzi (dove l'unico che si salva e Silencio contando che Isabela è perennemente incazzusa e Jesus è un alcolizzato) di trovare il responsabile della morte del loro maestro e quella molto più debole dell'indagine della poliziotta Garcia e dell'ispettore in incognito Brister e dei suoi deliranti flash back. Certo per essere violenta quando deve lo è senza mai lesinare ma quello che la frega è di essere esageratamente sopra le righe e scontata oltre a non approfondire mai nulla di fatto nemmeno sul culto.

Resident Evil-Death Island


Titolo: Resident Evil-Death Island
Regia: Eiichirō Hasumi
Anno: 2023
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

Jill Valentine è alle prese con un'epidemia di zombie e un nuovo virus T, mentre Leon Kennedy è sulle tracce di uno scienziato della Darpa rapito e Claire Redfield indaga su un mostruoso pesce che sta uccidendo le balene nella baia.
 
Era difficile fare peggio dopo gli ultimi tremendi risultati parlando soltanto dei lavori d'animazione della saga. VENDETTA, DAMNATION dove forse l'unico a salvarsi era DEGENERATION.
Ora questo è il sequel dell'ultimo, mette insieme tutti i personaggi e li spedisce in un'isola alla Alcatraz dove un vecchio collega ormai impazzito vuole spedire il virus (che ormai si diffonde nell'aria o grazie alle punture di insetti e nanotecnologie) e sterminare il mondo facendosi pagare dai paesi cifre milionarie per avere l'antidoto. Abbiamo pochi mostri, la solita trasformazione finale del nemico che si inietta qualcosa che lo rende abnorme e molta caratterizzazione dei personaggi lasciata ai posteri in un'insieme generale accettabile ma con un ritmo che fatica in più parti ad ingranare.

sabato 2 settembre 2023

Elemental


Titolo: Elemental
Regia: Peter Sohn
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Ember Lumen, adolescente di temperamento, è cresciuta a Elemental City, città multietnica dove gli abitanti sono fatti di fuoco e di acqua, di terra e di aria. La città, a maggioranza acquatici, è insofferente ai migranti, soprattutto quelli ardenti come Ember, che non perdono occasione per umiliare e 'raffreddare'. Completamente dedicata al suo vecchio padre a un passo dalla pensione, ha deciso di dargli il cambio nell'attività di famiglia, un negozio di prodotti 'etnici' frequentato da clienti esigenti che non mancano di indispettirla. Durante una crisi di collera, l'ennesima, che fa tremare muri e condotti, un'onda anomala recapita al suo indirizzo Wade Ripple, water gay timido e sentimentale, pieno di buoni propositi e lacrime che versa copiosamente alla prima emozione. Incompatibili per le leggi di Elemental, i due elementi antagonisti stabiliranno una connessione che volgerà presto in amore.
 
Elemental è stato attaccato da molti fan della Pixar come se fosse un'opera minore. Per certi aspetti è vero contando che ha un background molto più elaborato e mette insieme una accurata descrizione di un mondo in cui gli elementi cercano di coesistere tutti assieme nonostante le chiare differenze e incompatibilità. Parla di migranti, di chi arriva in un "paese" nuovo con le scatole di cartone, di discriminazione razziale e diseguaglianze sociali. Parla di sentimenti di rabbia e più di tutto di rendere possibile un amore impossibile (l'acqua e la lava).
Proprio l'amore viene per la prima volta sviscerato completamente a differenza di opere precedenti in cui veniva soltanto evocato. Ed è forse qui il problema maggiore perchè in questa descrizione dei sentimenti il film diventa spesso stucchevole con dialoghi e slapstick difficilmente convincenti come quando Ember viene invitata a cena dalla famiglia di Wade.


lunedì 10 luglio 2023

Spider-Man-Across the Spider-Verse-Part 1


Titolo: Spider-Man-Across the Spider-Verse-Part 1
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Miles Morales è tornato - o meglio, non se n'è mai andato. È da un anno che fa sempre le solite cose che farebbe un supereroe teenager, cioè andare a scuola, litigare con i genitori e salvare il mondo dalle minacce più o meno (im)probabili. Chi se n'è andata, invece, è l'unica cinta di amici che aveva, cioè Gwen, Peter, Peni, Spider-Ham e Spider-Man Noir, gli Spider-Man delle altre dimensioni che l'hanno spalleggiato nella sua prima avventura e che sono tornati ai loro rispettivi universi. Un giorno, però, Gwen riappare nella cameretta di Miles, spiegandogli di essere entrata a far parte della Spider-Society, un gruppo interdimensionale di Spider-Man, capitanati da Miguel O'Hara, il cui intento è impedire il collasso del Multiverso. E una delle anomalie a poterlo provocare è La Macchia, scienziato che ha acquisito il potere di aprire dei portali tra le dimensioni durante l'incidente del primo film, e ora nuovo nemico di Miles...
 
E' difficile migliorarsi soprattutto quando si partiva dall'ottimo primo capitolo di questa saga che promette scintille e continue emozioni. La Sony dimostra dopo alcuni infruttuosi esperimenti saccheggiati da sceneggiatori indegni di ritrovare idee e contenuti grazie a talenti freschi che hanno voglia di esplorare questo universo di Spider Man sapendo coniugare al meglio il tema dei multiversi come invece la fase 4 della Marvel non ha saputo fare in questi ultimi anni.
E'partiamo da un'idea niente affatto semplice, collegata tramite ragnatele e sinapsi a tante sotto storie, una galleria di personaggi davvero convincenti, uno stile grafico immenso e alcune roboanti scene d'azione che diventano fin da subito indimenticabili regalando epicità a tutta l'operazione.
E poi finalmente abbiamo un grande interessante degno antagonista, personaggi la cui caratterizzazione è così consolidata da farli apparire meno semplici del dovuto, vediamo così tanti cloni di Spider Man da rimanere semplicemente ammirati per chi come me non ama in particolare questo eroe. Perchè alla fine quello di Dos Santos, Powers e Thompson è un lavoro in cui emergono fragilità e complessità, l'eroe non è mai convinto delle proprie capacità e tutti questi elementi portano a un'idea di realisticità importante che negli ultimi film era andata perduta.

Questo mondo non mi renderà cattivo


Titolo: Questo mondo non mi renderà cattivo
Regia: Zerocalcare
Anno: 2023
Paese: Italia
Stagione: 1
Episodi: 6

Nel quartiere in cui Zerocalcare abita da sempre la tensione aumenta: è nato un centro di accoglienza profughi e i bulli locali ne approfittano per montare la solita polemica contro i migranti. Fra i residenti la reazione è mista: c'è chi è favorevole ad un'inclusione dei profughi, chi invece, come Cesare, amico di Zero fin dall'infanzia, si unisce agli intolleranti. E c'è anche chi si ritrova nel mezzo, senza sapere più da che parte stare.
 
Zerocalcare cresce in tutti i sensi. Sarà perchè è concentratissimo, ansioso, pulito (non beve e non fuma), curioso, nerd. Ormai è come una valanga che quando scende trascina e porta con sè una pluralità di contenuti importanti passando dal cinema, alle serie tv, ai fumetti, ai cartoni animati e alla Sailor Moon fluida che da noi in Italia è stata accuratamente censurata. Ci sono ormai dei personaggi noti Zero, Secco, Sarah, l'Armadillo che sembra sempre di più una sorta di grillo parlante meno moralista e poi tutte le contraddizioni di Roma, dei rapporti sociali fluidi, delle amicizie, dei pregiudizi, delle fragilità e dei non detti. Con dei dialoghi e citazioni a dismisura, Michele Rech sonda ancora di più la periferia per allargarne poi la desamina ed esplorando tutto ciò che la circonda grazie alla sua immancabile ironia, al senso del grottesco e sapendo sfruttare il dramma quando la storia lo esige e non può farne a meno. C'è sempre un risvolto socio politico, le ideologie, lo scontro con le Guardie su diversi piani, l'importanza per lui che hanno avuto le manifestazioni e i centri sociali e lo schierarsi sempre e comunque senza però perdere la capacità di analizzare i fenomeni e sapendo regalare momenti di pathos e dramma di quella post contemporaneità che ci assale sempre di più e che fingiamo di non vedere. Usando il linguaggio del popolo ma senza essere populista, Zero sembra assalito dalle domande che si pone continuamente e a cui lui o la gente che gli sta attorno o lo stesso Armadillo provano a rispondergli facendogli fare continui esami di coscienza mettendosi in gioco e riflettendo continuamente.

Drago di mio padre


Titolo: Drago di mio padre
Regia: Nora Twomey
Anno: 2022
Paese: Irlanda
Giudizio: 3/5

Elmer, che ha problemi ad adattarsi alla sua nuova vita, decide di partire alla ricerca dell'isola Wilde e di un giovane drago che attende di essere salvato. Le sue avventure lo portano a incontrare bestie feroci e a scoprire un luogo misterioso.
 
Tutto ciò che orbita nella testa e tra i progetti di Tom Moore è oro che cola. Per me lui rappresenta uno dei più grandi autori d'animazione del suo tempo riuscendo a raccontare storie folkloristiche, di magia, di formazione, di spiritualità e natura. Il rapporto tra umani e animali, tra miti e creature magiche, riesce nei suoi lavori ad avere una carica e una messa in scena senza eguali nel suo campo e nel suo tempo. Un outsider non saprei in quale altro modo definirlo. A differenza dei suoi precendenti lavori, qui lascia alla sua socia della Cartoon Salon una fiaba riadattata per bambini e uscita su Netflix che potrebbe essere una via di mezzo tra ALICE E IL PAESE DELLE MERAVIGLIE e NEL PAESE DELLE CREATURE SELVAGGE. Il tutto però in chiave più socio-politica e teen con le due terre, una realistica e l'altra fantastica, devastate da una crisi economica e un effetto climatico che rischia di far affondare l'isola. Sempre in 2D, il film per bambini e non solo, riesce come sempre ad avere più piani di ascolto, imergendosi nel fantasy ma rimanendo aderente ad un impianto di viaggio di formazione dove Elmer nell'isola Wilde troverà insidie e pericoli ma alla fine guidato dai suoi intenti nobili riuscirà con un frenetico e drammatico terzo atto a risolvere il problema.
Ancora una volta i film della Cartoon insegnano come siano i bambini ad avere il compito di salvare gli adulti dai drammi in cui essi stessi incappano o nelle conseguenze inattese ed effetti perversi che gli stessi adulti evocano.

mercoledì 7 giugno 2023

Star Wars-Visions-Season 2


Titolo: Star Wars-Visions-Season 2
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 9
Giudizio: 4/5

Forse gli studi Lucas hanno capito che svincolarsi dalla lunga e intricata mitologia di Star Wars può portare a squisitezze come queste due stagioni animate e MANDALORIAN.
Il perchè è semplice, avendo fantasia ed esplorando l'universo e la scifi ci sono molte più possibilità e meno ragnatele che segnano il destino e gli obbiettivi di alcuni personaggi ormai noti.
E' così dopo una prima stagione sopraffina dove ancora adesso il primo episodio ispirato ad Akira Kurosawa sembra qualcosa di unico e intenso nonchè una delle citazioni più colte e profonde che l'animazione recente abbia raggiunto. E qui sembra esserci ancora più libertà e voglia di scopririsi allargando i confini rendendo i lavori ancora più onirici e straripanti di colori e stili quando mai diversi e incredibili nella loro ricerca stilistica. Vengono assoldati maestri indiscussi e assoluti come Tom Moore quasi a rimarcare che sebbene lo scorso anno fossero quasi tutti niponici qui abbiamo la creme de la creme europea.
Sith il corto spagnolo dove un artista jedi appassionata di pittura dovrà scontrarsi contro il suo maestro Sith che la vuole nel lato oscuro e dove le pennellate e le sterzate sembrano condire un corto frenetico in combattimento lasciando la scia delle spade laser.
La grotta dell'urlante del sopracitato Moore mischiando folklore come sempre nei suoi film richiama le tradizioni irlandesi che sempre compaiono nei suoi film mischiando mitologia, la banshee con i Sith in una sorta di strega intrappolata in una caverna e con un finale inaspettato
Tra le stelle sempre spagnolo è il più ecologista, uno anche dei più politici nonostante una trama semplice ma efficace in una ricerca estetica sopraffina dove tra il racconto del genocidio della tribù indigena e il combattimento finale si gode parecchio
Io sono tua madre è sicuramente il più ironico e quello che si prende meno sul serio su una grande corsa tra astronavi dove gareggiano madre e figlia assieme.
Viaggio verso la testa oscura, coreano, è uno dei tasselli più complessi e importanti della stagione con uno stile ormai che non ha più bisogno di presentazioni come lo stesso studio Miur che ormai negli ultimi anni sta diffondendo il suo verbo e dove anche la storia come in questo caso merita un plauso particolare.
La ballerina spia come sempre vede l'intrusione forse più inaspettata e autoriale di un autrice francese che si distacca completamente dai canoni soliti per racontare altri non detti dell'universo galattico
I banditi di Golak, indiano, sembra assorbire alcune formule ultimamente espresse nei blockbuster bollywoodiani per mostrare un manipolo di personaggi pazzeschi e un ritmo che si accosta molto per stile, tradizioni, look e musiche al tipico cinema di genere
La cava, giapponese, è quello politicamente più forte, un metaforone sullo sfruttamento e la disobbedienza civile, un cortometraggio toccante e commovente che racconta di un popolo oppresso e dimenticato che cerca tramite mutuo aiuto di sopravvivere e di non essere dimenticato
Il canto di Aau, africano, è la quintessenza della bellezza e della ricerca onirica, visiva, tecnica, estetica. Pura avanguardia in un corto che mischia religione, magia, folklore, viaggio dell'eroe, percorso di formazione..qualcosa di unico per tutti e cinque i sensi, un corto che va a chiudere una stagione brillante e poliedrica, allucinata e complessa nonchè matura e variopinta con stili, idee e colori più che mai congeniali e originali.