Titolo: Eclissi letale
Regia: Anthony Hickox
Anno: 1994
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Dopo aver visto ridotto in fin di vita
il collega Jim Sheldon nel corso di una azione per liberare degli
ostaggi, il poliziotto Max Dire se lo ritrova poco dopo al suo
fianco, agile e forte più che mai. Insospettito da quella guarigione
miracolosa, indaga un po' in giro, e grazie anche all'aiuto della
bella Casey Spencer, Max scopre l'esistenza di un dipartimento
segreto della polizia, guidato dal detective Garou, i cui componenti
fanno uso di una potente droga che di notte li trasforma in lupi
mannari. Quando si unisce al gruppo, di cui fa parte anche Casey, Max
si accorge che tutti i buoni sono lupi, ma che non tutti i lupi sono
buoni
Tra i b-movie che si tuffano nei generi
scanzonati, ignoranti al punto giusto ma mai banali e pieni d'azione
e di ritmo, uno dei cult rimarrà sempre Sbirri oltre la vita dove
macchinari che riportavano in vita uomini che diventavano mostri era
il top. Qui abbiamo poliziotti mannari, una bella idea col siero che
serve a renderli così forti e spietati e ricavato dal cervello del
suo capo che la fornisce ai suoi seguaci. Diciamo che l'azione è
sfrenata, ci si prende anche qui poco sul serio, ma il film ha
davvero un ritmo incredibile già dall'inizio, grazie anche ai suoi
toni ironici senza troppe pretese. Un manipolo di "super eroi"
sbirri mannari che di notte vanno a ripulire la feccia tenuti assieme
da un leader particolarmente stronzo già così ha un aura pregevole
per alcuni effetti speciali ottimi e quintalate di scene d'azione.
Certo in casi come questi la sospensione dell'incredulità è la
prassi così come uno script davvero ignorante nella sua pochezza e
approssimazione dove gli eventi accadono per caso senza reali legami
di causa-effetto e ciò che più sbalordisce è l'impassibilità di
chi vi assiste come nella scena del matrimonio di uno della banda. Il
film da noi in Italia venne vietato ai minori di 18 anni dopo lunghe
discussioni tra la Eagle Pictures (detentrice dei diritti di
distribuzione) e la commissione di censura, che vi ha ravvisato
pericolose "leggerezze sociali".